Imprese:Regione, crescita e responsabilità sociale chiavi sviluppo Fvg

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Trieste, 31 mar - Abbinare la crescita con la responsabilità sociale all'interno dell'impresa è fondamentale per tenere in piedi il modello di crescita e di sviluppo...

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Trieste, 31 mar - Abbinare la crescita con la responsabilità sociale all'interno dell'impresa è fondamentale per tenere in piedi il modello di crescita e di sviluppo concretizzato in Friuli Venezia Giulia.


È questo, in sintesi, il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia attraverso il video messaggio trasmesso durante il trentacinquesimo Meeting dei Giovani imprenditori delle Confindustrie del Nordest a Cortina d'Ampezzo.

In merito, il capo dell'Esecutivo regionale ha rimarcato come la Regione abbia fatto dei passi avanti importanti in tale ambito: dalla norma sulle "società benefit" alla partecipazione dei lavoratori all'interno della governance aziendale, che se è stabilita da un accordo tra la parte datoriale e quella sindacale garantisce un riconoscimento da parte dell'Amministrazione regionale in termini di punteggi per accedere agli incentivi e ai contributi pubblici per le imprese.

Il governatore ha quindi osservato che il prossimo futuro riserva sfide importanti. Il contesto internazionale è radicalmente cambiato: la globalizzazione e le filiere lunghe non garantiscono più la sicurezza del nostro sistema produttivo e del nostro sistema sociale. L'aumento dei costi energetici, la carenza di materie prime e le difficoltà di approvvigionamento della componentistica, conseguenti alle tensioni internazionale che stiamo vivendo, richiedono interventi per assicurare la sicurezza del sistema imprenditoriale. Gli anni a venire devono essere affrontati con la consapevolezza che è necessario lavorare per le filiere corte e le democrazie occidentali devono trovare all'interno di attività di reshoring o nearshoring nuove opportunità di stabilità.

In particolare, l'esponente della Giunta ha rimarcato l'insostenibilità della dipendenza da paesi terzi, che stabiliscono se le forniture posso arrivare al sistema produttivo europeo, in quali quantità o in quanto tempo. Proseguire lungo questa strada significherebbe consegnare le chiavi dello sviluppo e del futuro del Friuli Venezia Giulia e dell'Europa a nazioni spesso poco rispettose del concetto di democrazia. È quindi necessario che le realtà pubbliche e i privati lavorino insieme definendo una grande attività di programmazione volta a mettere in sicurezza il sistema produttivo: è questa la sfida che vede impegnato anche il governo nazionale assieme a tutti i partner europei e occidentali.


In conclusione il governatore ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia possa rappresentare un ponte strategico fondamentale verso i paesi balcanici, che sono strategici anche nell'ottica di un'alleanza produttiva capace di mettere in sicurezza il sistema produttivo europeo e garantire stabilità e sviluppo all'intero continente. ARC/MA/pph

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Il Gazzettino