Immigrazione: Conferenza Regioni propone Roberti per Tavolo su flussi

Immigrazione: Conferenza Regioni propone Roberti per Tavolo su flussi
Trieste, 18 ott - Includere al Tavolo di coordinamento nazionale sui flussi migratori non programmati due rappresentanti delle Regioni, ovvero Pierpaolo Roberti, quale assessore...

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Trieste, 18 ott - Includere al Tavolo di coordinamento nazionale sui flussi migratori non programmati due rappresentanti delle Regioni, ovvero Pierpaolo Roberti, quale assessore alla Autonomie locali, sicurezza e immigrazione del Friuli Venezia Giulia e Maria Ippolito, quale assessore alla Famiglia, politiche sociali e del lavoro della Sicilia. È questa la proposta approvata oggi all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che verrà quindi trasmessa al Tavolo, coordinato dal sottosegretario al ministero dell'Interno con delega alla pubblica sicurezza e l'immigrazione, Nicola Molteni.


In merito l'assessore Roberti ha voluto ringraziare tutti i presidenti delle Regioni "per la convinzione con la quale hanno sostenuto questa proposta che riconosce l'importante ruolo svolto dal Friuli Venezia Giulia nel controllo e nella gestione dei fenomeni migratori. La nostra Regione, per la propria posizione geografica e il ruolo di porta verso l'area balcanica, è infatti strategica nel contrasto dell'immigrazione clandestina sia nel contesto italiano sia europeo".

Come ha evidenziato Roberti "si tratta di un organismo di grande rilevanza perché, oltre a coordinare l'attività dei Tavoli regionali, è chiamato a esprimere il proprio parere sulla suddivisione territoriale delle quote di migranti, ma anche sugli appalti per i beni e servizi collegati al funzionamento dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e dei Centri di prima accoglienza (Cpa)".


Oltre al coordinatore e ai delegati delle Regioni, del Tavolo fanno parte un rappresentante del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, uno del Dipartimento della pubblica sicurezza, uno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, uno dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e uno dell'Unione delle province d'Italia (Upi). A questi si aggiungono, durante la definizione del Piano nazionale per gli interventi volti a favorire l'integrazione dei beneficiari di protezione internazionale, anche i delegati del Dipartimento per le pari opportunità, dell'Alto commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e della Commissione nazionale per il diritto d'asilo. ARC/MA/ep

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Il Gazzettino