Giorno Ricordo: Gibelli, dramma esuli è stato gravissimo furto verità

Giorno Ricordo: Gibelli, dramma esuli è stato gravissimo furto verità
Pordenone, 11 feb - "Non solo vogliamo testimoniare la memoria dell'orrore, ma anche ricordare soprattutto la verità che è stata rubata per tanti e tanti anni. Questo furto di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pordenone, 11 feb - "Non solo vogliamo testimoniare la memoria dell'orrore, ma anche ricordare soprattutto la verità che è stata rubata per tanti e tanti anni. Questo furto di verità è un reato gravissimo che ha tolto dignità agli esuli italiani della Venezia Giulia".


Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, partecipando oggi a Pordenone alla commemorazione della Giornata del Ricordo, svoltasi nel piazzale della sede dell'ex Provincia.

Alla presenza del Prefetto Maria Rosaria Maiorino, del sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, del rappresentante dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Flavia Maraston, nonché di numerosi labari delle associazioni combattentistiche e d'arma, la cerimonia si è aperta con la deposizione di una corona d'alloro sotto la lapide in cui si fa memoria delle vittime delle foibe.

Si sono quindi susseguiti gli interventi istituzionali delle autorità presenti, tra cui quello dell'assessore regionale Gibelli. Quest'ultima, a margine dell'evento, ha voluto evidenziare come il Giorno del Ricordo sia uno stimolo "a far sì che nelle nostre scuole si studino anche le pagine orrende e il buio che ci si è calato sopra. I cosiddetti negazionisti di questa tragedia, così come quelli che hanno negato e negano lo sterminio nazista di ebrei, omosessuali, nomadi e altri innocenti, sono ladri di verità e perciò complici di questi orrori, come lo è stato chi ben sapeva e ha taciuto".

"Tanto più sarà forte la nostra comunità - ha concluso Gibelli - quanto prima considererà la Memoria ed il Ricordo come patrimonio indissolubile della pietas virgiliana della quale dovremmo essere eredi". ARC/AL

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino