Cultura: nuovo regolamento per gli Ecomusei di interesse regionale

Cultura: nuovo regolamento per gli Ecomusei di interesse regionale
Trieste, 17 mar - Gli enti che intendono ottenere la qualifica di Ecomuseo di interesse regionale dovranno presentare domanda di riconoscimento al Servizio cultura, tra il 1° e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trieste, 17 mar - Gli enti che intendono ottenere la qualifica di Ecomuseo di interesse regionale dovranno presentare domanda di riconoscimento al Servizio cultura, tra il 1° e il 30 novembre dell'anno; una volta riconosciuti potranno accedere ai contributi regionali.


Lo stabilisce il nuovo regolamento degli Ecomusei approvato dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia, con cui sono stati definiti i criteri e i requisiti minimi per il riconoscimento di Ecomuseo di interesse regionale ed i criteri e le modalità per la concessione dei contributi previsti dalla legge istitutiva degli Ecomusei stessi (L.R.10/2006).

Il rispetto dei requisiti e la loro valenza ai fini del riconoscimento saranno valutati dal Servizio cultura, con il supporto dell'Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Erpac) e con il parere del Comitato tecnico scientifico istituito dalla legge regionale.

Per ottenere il riconoscimento l'Ecomuseo dovrà avere caratteristiche di omogeneità culturale, geografica e paesaggistica riconducibili ad una particolare identità territoriale; dovrà annoverare beni di comunità, ovvero elementi patrimoniali, materiali e immateriali, naturalistici, culturali ed ambientali di riconosciuto valore per la comunità locale. Dal punto di vista amministrativo, la gestione dovrà essere riconducibile ad Enti locali, in forma singola o associata, o ad associazioni o fondazioni culturali e ambientaliste, senza scopo di lucro, appositamente costituite. Necessario inoltre che l'Ecomuseo sia già operativo da almeno tre anni e disponga di itinerari di visita e di almeno un luogo, aperto al pubblico, di interpretazione, documentazione e informazione.

La Giunta approverà un Programma annuale delle attività con l'elenco di tutti gli Ecomusei detentori della qualifica di interesse regionale, che sarà aggiornato di anno in anno, previa verifica della sussistenza dei requisiti. Lo stesso programma stabilirà il limite massimo dei vari contributi da erogare.

Potranno essere concessi contributi, fino alla misura del 90 per cento della spesa ammessa, per la realizzazione dei programmi annuali di attività degli Ecomusei regionali.

Nell'assegnazione dei punteggi per stilare la graduatoria dei beneficiari, la Regione valuterà - secondo uno schema dettagliato di parametri oggettivi - il livello qualitativo delle attività previste, in relazione all'obiettivo di conservazione e valorizzazione unitaria dei valori del territorio da salvaguardare, nei suoi vari aspetti storico e culturale, naturalistico e paesaggistico, ambientale, linguistico e demo-etnoantropologico. Grande rilievo sarà dato al grado e alla modalità di coinvolgimento delle comunità locali nonché all'esperienza maturata e ai riscontri ottenuti con le attività già svolte.


Infine, potranno essere concessi contributi per la formazione degli operatori ecomuseali, anche attraverso progetti proposti da Università, istituti specializzati e altri enti di studio e ricerca senza fine di lucro, sulla base di specifiche convenzioni. ARC/SSA/ep

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino