Corregionali all'estero: libro su dolci Valli Natisone premia radici

Corregionali all'estero: libro su dolci Valli Natisone premia radici
Trieste, 26 set - Le ricette sono radici di un territorio e quindi opportunità per mantenere saldo il contatto con le origini e raccontarle ai discendenti di chi quel...

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Trieste, 26 set - Le ricette sono radici di un territorio e quindi opportunità per mantenere saldo il contatto con le origini e raccontarle ai discendenti di chi quel territorio ha dovuto abbandonare.



È il concetto espresso ieri dall'assessore regionale alle Autonomie locali a Pulfero dove è stato presentato il libro "Dolce la mia Valle "edito dall'Unione Emigranti Sloveni del Friuli Venezia Giulia/Slovenci po Svetu.

L'Amministrazione regionale ha sostenuto l'edizione del volume perché crede nella conservazione e divulgazione delle tradizioni nelle quali possono riconoscersi i nostri corregionali all'estero. Il cibo, e i dolci in questo caso, sono pietanze di grande valore culturale e di impareggiabile potenziale evocativo, capaci di alimentare e risvegliare ricordi, interessi e curiosità di cui i nostri emigrati e loro figli e nipoti sono depositari e diffusori potenziali.

Ciò a cui la Regione lavora - ha spiegato l'assessore - è far sì che le bellezze delle Valli del Natisone possano diventare chiave di una tipologia di turismo oggi in forte ascesa: lo "slow", il lento, legato alla natura, alla bici, ai prodotti enogastronomici, che può beneficare sicuramente dei nostri ambasciatori naturali all'estero, disseminati in tanti Paesi del mondo. Così, un territorio che in passato offriva poco e generava emigrazione ha molto da dare e può permettere ai giovani di rimanere e sfruttare nuove opportunità occupazionali. In questo senso - ha concluso l'assessore - la riforma degli Enti locali e i finanziamenti della Regione, promuovendo la collaborazione tra i comuni e l'attivazione di maggiori servizi a vantaggio dei residenti e dei visitatori, si inscrivono in una strategia di rilancio di tutte le aree del Friuli Venezia Giulia che porta a premiarne le peculiarità e le tipicità, anche quelle finora meno note ed esplorate. ARC/PPH
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Il Gazzettino