Trieste, 13 nov - "L'amministrazione regionale è sempre stata favorevole alla costituzione di un'unica Camera di commercio. Questa sentenza era attesa e si riaprono scenari...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questa la posizione della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dopo la pubblicazione della sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il decreto legislativo 291/2016 relativo al riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio. Sentenza con cui la Corte costituzionale si è pronunciata sui ricorsi delle Regioni Lombardia, Puglia, Toscana e Liguria che avevano impugnato la legge sul riordino delle Camere di commercio ritenendola lesiva delle loro prerogative.
"Alla luce degli sviluppi che potranno fare seguito alla sentenza - ha aggiunto la presidente - va auspicato che forze politiche e forze produttive sappiano convergere in direzione di un sistema più integrato e più competitivo".
La dichiarata illegittimità costituzionale della norma non travolge automaticamente i provvedimenti assunti in base ad essa, ma rende molto probabile che all'udienza del 18 gennaio 2018 il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, innanzi al quale pende il giudizio promosso dalla Camera di commercio di Pordenone, sospenda il provvedimento impugnato oppure decida con sentenza abbreviata.
Il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha ribadito che la Giunta "aveva piena fiducia nell'arrivo di questa sentenza, che dimostra la fondatezza della decisione di non avanzare un ricorso in prima battuta. Lo avevamo detto in tempi non sospetti e la cosa si è puntualmente avverata". ARC/MA/fc
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino