Caterina Murino madrina di Venezia 80, la Bond Girl a servizio di orsi e lupi

Caterina Murino madrina di Venezia 80
Appuntamento su Zoom alle dieci del mattino e, vista l'ora, era pacifico che non ci sarebbero stati lustrini nè paillettes. Vero, solo che Caterina Murino, la Bond Girl...

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Appuntamento su Zoom alle dieci del mattino e, vista l'ora, era pacifico che non ci sarebbero stati lustrini nè paillettes. Vero, solo che Caterina Murino, la Bond Girl di Casinò Royale al fianco di Daniel Craig, si è presentata come tutte le donne che la mattina stanno in casa a lavorare: nature. Anche se è una donna importante, madrina della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia edizione numero 80. E impegnata. Non solo perché è attrice - di teatro (il suo grande amore), cinema, televisione - ma anche perché conduce battaglie forti. Talvolta divisive. Chi si schiererebbe dalla parte degli orsi che in montagna fanno tanti danni? «Sì, lo so che è facile fare "prediche" seduti sul divano di casa, ma il tema è importante e va affrontato». Chi sosterrebbe pubblicamente un concorso di bellezza che la Rai ha abolito da anni e che continua a non figurare nei palinsesti anche se pareva che col cambio di governo ci sarebbe stato un "ritorno"? «Miss Italia è un concorso pulito, onesto, corretto, un trampolino di lancio per le ragazze che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. Ne sono convinta: Miss Italia deve tornare in Rai». E chi, di fronte a un discorso scritto dalla Biennale per la cerimonia di apertura della Mostra del cinema, alzerebbe il ditino per chiedere una forbice? «Sì, ho chiesto di ridurlo, secondo me dopo un po' la gente ad ascoltare si stanca».


CHI È
Sarda, 45 anni il prossimo 15 settembre, da anni trapiantata a Parigi dove ha trovato l'amore (l'avvocato Edouard Rigaud, «Sì, ho sempre le farfalle nello stomaco»), Caterina Murino ricorda Anna Magnani quando le si parla di com'era ai tempi di Solange e di com'è adesso: «Ovviamente non sono più quella donna, avevo il viso più pieno, ora ci sono un po' di occhiaie e rughe, ma sono felice della mia faccia oggi, segni del tempo e della vita inclusi. Senza assolutamente voler giudicare nessuno, non farò mai nulla per essere più giovane, non farei mai ritocchi di chirurgia estetica».


Reduce dal reading poetico tratto dall'omonimo romanzo di Ernest Hemingway "Di là dal fiume e tra gli alberi" tenuto a Caorle («È stato bellissimo, tantissima gente, mi piace fare questo genere di spettacolo dove si legge e si racconta un pezzo di storia nei posti in cui è stata vissuta»), Caterina Murino sbarcherà stamattina al Lido: l'incontro con il direttore della Mostra, Alberto Barbera che l'accoglierà alla darsena dell'hotel Excelsior («Quando mi ha chiamato per darmi la notizia ero in Francia, in treno con un cane, faccio parte di una associazione che si chiama "Gli angeli dei binari", trasporto cani da un rifugio alla famiglia che lo adotterà per sempre. Davvero non riuscivo a credere che fosse vero: io madrina a Venezia!»). Poi le foto in spiaggia (sperando che il tempo tenga, il meteo dà temporali e acqua a catinelle). E le prove degli abiti per le serate al Palazzo del Cinema: tutti italiani, da Armani a Versace, Fendi, Moschino, Ferretti, Keaton, Philosophy, unica eccezione Jenny Packam. «È la stilista che spesso veste Kate Middleton e che ha vestito me nel film di James Bond».


AL LIDO
L'intenzione della madrina è di vedere più film possibili: «Resterò al Lido per tutta la durata del festival, tranne il 7 settembre perché ho la prova per la prima dello spettacolo teatrale a Parigi». Schietta. Specie quando parla del suo "nuovo", grande, amore: gli animali. «Sono entrati nella mia vita da poco e me l'hanno cambiata. La mia battaglia per gli orsi? Capisco le promesse politiche che il signor Fugatti (Maurizio, presidente della Provincia autonoma di Trento, ndr) ha fatto, però mi auguro che il Trentino si possa ispirare all'Abruzzo e tuteli gli animali. L'ultima follia che ho letto è che vorrebbero fare una legge per sparare a vista non solo agli orsi, anche ai lupi».


Animalista e designer di gioielli. Anzi, artigiana. «Dopo i miei studi di gemmologia a Parigi ho scoperto che la filigrana sarda, una tecnica antichissima arrivata con gli arabi, stava sparendo. Vent'anni fa in Sardegna avevamo quattrocento artigiani che lavoravano la filigrana, oggi sono diciotto. I miei gioielli - che una signora vende nella sua gioielleria in Place Vendome - hanno una foggia più moderna, ma la tecnica è la stessa. Vorrei invogliare i giovani a riappropriarsi di questa arte».


Concorda con lo sciopero degli attori in America: «A parte il fatto che la gente pensa che gli attori siano tutti ricchissimi, ma non è così, trovo allucinante pensare che l'intelligenza artificiale possa sostituirci». Il successo con 007? «Fu mia mamma a convincermi a fare il provino, ero caduta da cavallo il giorno prima ed ero quasi bloccata, un dolore pazzesco alla schiena. Mi sono presentata in tuta e scarpe da ginnastica, è stato un regalo immenso che la vita mi ha fatto». Un rimpianto da italiana emigrata a Parigi? «Mi manca la cucina. E il mare della mia Sardegna». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino