Trieste, 31 mag - Le operazioni di spegnimento dell'altoforno dello stabilimento Acciaieria Arvedi di Trieste si sono concluse nei tempi previsti senza causare problemi dal punto...
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Le operazioni di spegnimento sono iniziate nel tardo pomeriggio di martedì 29. L'intervento ha richiesto una particolare attenzione per contenere la diffusione di polveri nella fase di colata. Per questo motivo nello stabilimento è stata posizionata una cappa di aspirazione ad hoc ed è stato installato un abbattitore ad acqua nebulizzata da utilizzare in caso di emergenza.
Vista la particolarità dal punto di vista ambientale dell'intervento, nello stabilimento siderurgico era attivo un presidio di Arpa, che ha supervisionato tutte le fasi. Lo spegnimento si è concluso senza alcun imprevisto intorno alle ore 23 del giorno 29 con lo spillatura della ghisa nel sottostante campo di colata. Non è stato necessario attivare l'impianto di nebulizzazione ad acqua.
Dopo il raffreddamento della massa ferrosa sono iniziate le operazioni di frammentazione e smaltimento del materiale colato, che ha comportato l'utilizzo di attrezzature piuttosto rumorose per tutta la giornata di mercoledì 30. Anche questa fase è stata monitorata da Arpa, che ha effettuato nella medesima giornata un ulteriore sopralluogo.
Le stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria presenti nell'area dello stabilimento siderurgico di Servola non hanno rilevato significative variazioni, a riprova del fatto che tutte le operazioni di spegnimento sono state condotte nel modo corretto.
Acciaieria Arvedi ha comunicato con una nota trasmessa ad Arpa e alla Direzione Centrale Ambiente della Regione che la fermata dell'altoforno durerà circa 30-40 giorni. Nella nota è precisato anche che, oltre all'altoforno, verranno fermati anche gli impianti di trattamento gas, la macchina a colare e l'impianto di sinterizzazione. ARC/ARPA/com
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Il Gazzettino