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UDINE - Spazi ridotti per le piazzole dei camper e (almeno all'inizio), il parcheggio del palazzetto dello sport che si sarebbe trasformato in un «acquitrino», fino all'arrivo, ieri, della ghiaia. Debutto poco fortunato per alcuni alpini camperisti al campo 6 Ana di Pasian di Prato. Lo sfogo del segretario di uno gruppo Ana di Novara, Gianpaolo Bertaglia, approdato sui social, è arrivato anche all'orecchio del sindaco del Comune dell'hinterland Andrea Pozzo, che tiene a precisare che «il Municipio non c'entra niente con l'organizzazione dell'evento». Ma andiamo con ordine.
Bertaglia, in uno sfogo sul gruppo dedicato al pre-Adunata, all'arrivo delle prime avanguardie nel campo, mercoledì, aveva lamentato già che «va bene la pioggia (anche se un paio di camion di ghiaia li potevate mettere) ma le piazzole non sono di 40 metri quadri come da contratto ma sembrano parcheggi». Al cronista il segretario del gruppo novarese spiega che «non voglio fare polemica», ma chiarisce che per quei soldi versati «con il contratto fatto tramite l'Ana con la srl costituita per l'Adunata» i camperisti si sarebbero aspettati i 40 metri quadri pattuiti. «Gli alpini si arrangiano come sempre, ma dispiace che tutte le volte che succedono queste cose non c'è mai un responsabile». Come spiega Mario Borlandi, uno degli alpini novaresi già arrivati a Pasian di Prato, «ci siamo trovati a dover dividere lo spazio con quelli che avrebbero dovuto occupare un'altra area.
Il sindaco di Pasian di Prato Pozzo tiene a chiarire che «il Comune non c'entra niente con l'organizzazione dell'evento. Nessun parcheggio è stato mai revocato. Il Comune non incassa un solo cent da questo evento: tutti gli alpini sono benvenuti gratuitamente. Garantisco che anche le mamme sono contente dell'arrivo degli alpini. Tutte queste voci sono completamente destituite di ogni fondamento. L'Ana è un'associazione seria e quindi, se le piazzole sono piccole o non sono esattamente attrezzate per i camperisti, dipende dal fatto che questa è un'adunata con centinaia di migliaia di persone. Chi viene non sarà comodo, ma è il benvenuto. L'associazione ha fatto tutto il possibile per poterli ospitare così come l'amministrazione e i volontari. Se il problema è solo quello della scomodità vuol dire che tutto sommato l'Ana ha fatto un lavoro egregio. Il trattamento non è come quello di un camping ma gli hub non sono come dei camping».
PRADAMANO
In compenso, Pradamano fa l'exploit. Il sindaco Enrico Mossenta, attivissimo sui social, è sempre pronto a offrire una sistemazione alternativa. È accaduto con i novaresi, ma è capitato anche per altre Penne nere deluse dalla sistemazione pattuita. «Non siamo uno dei campi ufficiali dell'Adunata, ma ospitiamo già oltre mille alpini - spiega -. So di gruppi dell'Emilia Romagna che hanno avuto problemi a Udine e che sono venuti a Pradamano. Un camion carico di tortellini si aspettava di trovare gli allacci per l'energia elettrica e l'acqua e, non avendoli trovati, ha girato le ruote e si è diretto da noi. Hanno detto che non hanno trovato quello che avevano pattuito. Così sono venuti a Pradamano». Un Municipio più che ospitale.
Così ospitale che Mossenta anche agli alpini novaresi delusi dalla sistemazione di Pasian di Prato ha suggerito un'alternativa nel suo comune. «Se "rubo" gli alpini a Pasian di Prato? Ma no. Faccio solo pubblicità al mio territorio. Poi, i Mossenta vengono proprio da Pasian di Prato, figuriamoci se vado a togliere a loro degli alpini. Giochiamo solo la nostra partita». Una partita nata "in casa", dall'alleanza «fra il Comune e gli alpini di Pradamano, con il sostegno delle associazioni e delle attività produttive. È come una mini Friuli Doc. Gli alpini sono anche intervenuti noleggiando una corriera per portare su e giù gratis le Penne nere fra Pradamano e Udine».
Il Gazzettino