La malattia chiamata vaiolo delle scimmie fu osservata per la prima volta nel 1958 nelle scimmie da laboratorio. Il virus colpisce soprattutto scoiattoli, ratti e topi, e...
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Nel suo stato naturale in realtà il virus colpisce i roditori (soprattutto scoiattoli, ratti e topi), e può essere trasmesso ai primati (e quindi anche agli esseri umani) dagli animali infetti attraverso uno stretto contatto (sangue o morsi). È possibile la trasmissione interumana del virus: lo si sospettava in base a una epidemia scoppiata. Nel 1997 nella provincia del Kasai Orientale (Repubblica Democratica del Congo) ed è poi stato confermato da uno studio epidemiologico ad hoc. Altre epidemie sporadiche si sono registrate in Repubblica Centrafricana nel 2016 e 2016. In Nigeria dallo scorso anno si sono registrati 89 casi in tutto il Paese: sei non sono riuscite a sopravvivere.
I sintomi. I segni e i sintomi sono simili a quelle del vaiolo.
Il Gazzettino