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Tamara Pisnoli avrebbe attivato «tutti i circuiti criminali di cui disponeva», a cominciare da alcuni componenti della famiglia Casamonica, per «punire» i suoi creditori. È quanto era emerso nell'inchiesta della Procura di Roma che nel novembre del 2014 aveva portato agli arresti domiciliari l'ex moglie di Daniele De Rossi, condannata venerdì scorso è stata condannata a 7 anni e 2 mesi di reclusione per tentata estorsione e rapina. «L'indole vendicativa della Pisnoli e l'abitudine a farsi giustizia da sé, ricorrendo alla violenza - si legge nell'ordinanza del gip Giuseppina Guglielmi - sono icasticamente dimostrate dalle vicende relative ad Antonello Ieffi (imprenditore del fotovoltaico, ndr) e Manuel Milano (ex compagno della donna, ndr)». Ieffi un anno fa è stato assolto dalla Cassazione dall'accusa di turbativa d'asta su un lotto di gara Consip da 15,8 milioni euro per l'acquisto e la fornitura di 3 milioni di mascherine mai arrivate in Italia.
L'11 agosto del 2013, Milano spiega in un'intercettazione che Tamara Pisnoli gli avrebbe messo contro, oltre che Manuel Severa, anche alcuni componenti del clan Casamonica (successivamente condannato per associazione mafiosa): «Ha chiamato tutto il mondo che mi girava, mamma, da Mirko il concessionario a Peppe Casamonica, a Roberto Casamonica, "il matto". Tutti contro di me li voleva mette.. tutti... tutti. E non ci è riuscita, diciamo con nessuno, perché poi alla fine con tutti coloro i quali ha nominati, ho sempre comportato come una persona corretta, precisa».
È vero però che lo stesso Ieffi avrebbe potuto contare su appoggi negli ambienti della malavita romana.
«Lo scenario che fa da sfondo a questa vicenda è sicuramente quello di una commistione di rapporti tra la persona offesa e gli indagati, in un contesto - spiega il gip - in cui il confine tra la ricchezza lecita e quella illecita è molto labile. Al cento di questo scenario, si colloca Tamara Pisnoli, una donna ambita per la sua ricchezza e che ama circondarsi di persone appartenenti ad ambienti criminali, salvo poi sorprendersi per essere sfruttata dai suoi amici "consiglieri" e dai suoi amanti, ricorrendo, per vendicarsi degli approfittamenti subiti, sempre connessi alle sue considerevoli disponibilità economiche, alla solidarietà di esponenti dei vari gruppi criminali del cui appoggio gode».
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Il Gazzettino