«Via i volantini di destra», scoppia la rissa al Mamiani: ferito un sedicenne

Un gruppo neofascista è stato invitato ad allontanarsi ed è scoppiata la bagarre. La preside: erano in dieci

«Via i volantini di destra», scoppia la rissa al Mamiani: ferito un sedicenne
«Vi ho detto che ve ne dovete andare da qui davanti». E giù botte tra ragazzi di destra e sinistra, maxi rissa davanti allo storico liceo classico Terenzio...

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«Vi ho detto che ve ne dovete andare da qui davanti». E giù botte tra ragazzi di destra e sinistra, maxi rissa davanti allo storico liceo classico Terenzio Mamiani. Ieri mattina un giovane è stato aggredito per aver osati di dire a un gruppo di coetanei neofascisti di smetterla di volantinare davanti alla scuola di viale delle Milizie. Dalle parole si è passati subito poco alle mani, con una vera rissa tra opposte fazioni.


A denunciare l'accaduto è stata l'associazione Rete Studenti Medi insieme ai ragazzi del collettivo autorganizzato del liceo: «Dieci ragazzi di Generazione Popolare, un'organizzazione neofascista, hanno tentato di volantinare davanti al liceo Mamiani finendo per aggredire uno studente della scuola che insieme ad altri aveva provato ad allontanarli».
Ad avere la peggio, nella mischia, sarebbe stato un ragazzo di 16 anni con il viso gonfio, per le ferite riportate al volto. Il giovane è stato medicato in pronto soccorso. A quanto pare i volantini che hanno scatenato la bagarre sarebbero di destra, test bianco su fondo nero, titolo Europa nazione sarà! e classico simbolismo dell'estrema destra. Vogliamo un'Europa che guardi la Russia come un potenziale alleato e non come un nemico, per l'interesse e il rispetto di tutti i popoli d'Europa, è una parte del testo scritto sul volantino che consegnavano prima che suonasse la campanella di entrata a scuola.
«Erano in dieci i ragazzi che volantinavano - ha raccontato la dirigente del Mamiani, Tiziana Sallusti che si è subito recata a denunciare l'accaduto al commissariato di zona - Ho raccolto le testimonianze del personale che era lì e anche io ho visto la parte finale della rissa: dunque ho raccontato quel che ho visto. È stato un episodio davvero spiacevole. Mi sono spaventata molto, alla vista del sangue sul volto dello studente, minorenne».

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IL RACCONTO
In particolare i ragazzi del collettivo studentesco autorganizzato del Mamiani hanno riferito che «quelli lì sono venuti a provocare. E davanti alla nostra richiesta di andarsene e di non permettersi di volantinare idee fasciste davanti alle scuole e soprattutto davanti al Mamiani abbiamo cominciato a discutere. Ma poco dopo è partita qualche spinta da parte loro che ci hanno pure intimato di rientrare a scuola. A quel punto è volata qualche parola di troppo ed è cominciata la rissa vera e propria. Abbiamo reagito, li abbiamo cacciati, ma un ragazzo di 16 anni ha ricevuto un pugno in faccia che gli ha spaccato il labbro e gli ha lasciato diversi lividi sul volto».


LA CONDANNA
La Rete Studenti medi ha denunciato l'accaduto e condannato i fatti con fermezza. «Non possiamo accettare che organizzazioni fasciste tentino di avvicinarsi ai luoghi della cultura, dimostrando con questa aggressione squadrista ancora di più i loro ideali e il loro modo di agire - spiega la Rete degli Studenti Roma -. Questo ci spinge ancora di più ad una risposta antifascista, ma soprattutto a dire che c'è bisogno di tornare a parlare di memoria storica nelle classi, a dire con forza che i fascisti non possono e non devono entrare nelle scuole. Piena solidarietà agli studenti e alle studentesse del liceo e al ragazzo che è stat aggredito».


Anche il movimento studentesco della Lupa dichiara: «Assurdo, inaccettabile, questa associazioni di stampo fascista non devono poter operare davanti agli istituti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino