Che cosa è la Via della Seta? Tanto, tantissimo se ne parla; non molto se ne sa. La nuova Via della Seta, detta anche Belt and Road Initiative (BRI), è una strategia...
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È insomma è un progetto grazie al quale Pechino vuole garantirsi rotte commerciali privilegiate soprattutto verso l'Asia, l'Europa e l'Africa. L'iniziativa è stata annunciata dal presidente cinese Xi Jinping nel settembre del 2013. Nella sostanza il piano prevede l'apertura di sei rotte – quattro terrestri e due marittime – che si snoderanno lungo una serie di basi – ovvero porti, ferrovie e strade – dalle quali far transitare i prodotti cinesi. Va detto che le rotte hanno come terminali l'Italia (i porti di Triste e Genova), la Germania, la Russia, il Medio Oriente e l'Africa. A fianziare la Via è la Banca Asiatica d'Investimento per le Infrastrutture, cui hanno aderito 57 paesi. Lo stanziamento totale supera i 100 miliardi.
Nuova via della seta, Ue: possibili rischi da investimenti esteri come 5G, in relazioni con Cina serve unità
L'Italia si appresta a firmare un memorandum di intesa con la Cina. E sono già 13 i Paesi dell'Ue che hanno siglato un memorandum di intesa con la Cina. I Paesi che hanno già sottoscritto un memorandum sono Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia. Lussemburgo è invece in trattativa. In principio, viene spiegato, non ci sono controindicazioni alla firma di tali documenti, dipende tutto dalla loro sostanza.
Via della seta, oggi il richiamo dell'Ue. Scontro nel governo sull'intesa
L'Ue è diffidente: teme che la Cina possa intessere rapporti con i singoli Paesi che vadano a ledere l'integrità commerciale dell'Unione.
Il Gazzettino