Tanti particolari non li ricorda delle serate a Palazzo Grazioli, nomi e date delle tante ragazze, escort secondo la Procura di Bari, che frequentavano la residenza romana di...
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Pezzotti è stato sentito oggi come testimone nel processo in corso a Bari nel quale Berlusconi è imputato per induzione a mentire. Secondo la pm Eugenia Pontassuglia, il Cav pagò l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini perché mentisse ai magistrati baresi che indagavano sul giro di escort, fornendogli avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro. Pezzotti, rispondendo alle domande della Procura, racconta che con Tarantini «c'era stato un periodo di frequentazione assidua», tra il 2008 e il 2009, «si vedevano spesso anche durante la settimana, a Palazzo Grazioli e in Sardegna a Villa Certosa», alle cene dove Tarantini portava «amici e signorine» per «cantare e ballare, era lo sfogo del presidente nei fine settimana».
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Poi, però, qualcuno «consigliò al presidente di non frequentarlo più, per le signorine con cui si accompagnava, forse per come si vestivano, con minigonne e tacchi alti». E racconta anche che dopo quel periodo e l'arresto per droga di Tarantini, l'imprenditore «iniziò a mandare richieste di aiuto». «Il presidente - spiega Pezzotti - mi raccontava che Tarantini chiedeva aiuto per la sua famiglia perché aveva problemi finanziari». In una occasione fu la moglie a contattare direttamente il maggiordomo per consegnargli una lettera da recapitare a Berlusconi. «Non so cosa ci fosse scritto in quella lettera - spiega al giudice - ma ricordo che dopo un pò di tempo la richiamai e le consegnai una busta da parte del presidente».
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Al termine dell'audizione, dopo il controesame dei difensori di Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Francesco Paolo Sisto, su accordo delle parti è stato acquisito il verbale con le dichiarazioni rese da Pezzotti nel 2011 ai pm di Napoli sugli stessi fatti, quando il ricordo era più fresco e il racconto più dettagliato. Il processo è stato quindi aggiornato all'udienza del 31 gennaio quando saranno citati altri 5 testimoni, tra i quali l'allora segretaria di Berlusconi, Marinella Brambilla.
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Il Gazzettino