Bergamo, scritte sui muri contro Salvini cancellate dai migranti richiedenti asilo

Sulla facciata laterale della chiesa di Santa Lucia a Bergamo, nella mattinata di ieri, sono comparse delle scritte ingiuriose nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sulla facciata laterale della chiesa di Santa Lucia a Bergamo, nella mattinata di ieri, sono comparse delle scritte ingiuriose nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini: scritte che il capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Bergamo, Alberto Ribolla, ha chiesto fossero tempestivamente rimosse.


Questa mattina le scritte sono state cancellate dai richiedenti asilo dell'Accademia dell'Integrazione, il progetto attivato dal Comune di Bergamo con la Diocesi e Confindustria e che punta a costruire le condizioni per una buona integrazione dei giovani stranieri a partire da un impegnativo percorso basato sull'apprendimento dell'italiano, sulla formazione professionale e su lavori di pubblica utilità.

Leggi anche «Non sparare a salve, spara a Salvini», scritte choc a Lecce. Ira della Lega: «Idioti»
Leggi anche I muri dei bagni come social network: all'università si scrive di politica


«Durante il suo incarico di Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha fortemente penalizzato tutte le attività volte a favorire l'integrazione dei migranti richiedenti asilo - commenta il sindaco Giorgio Gori -. Il gesto dei ragazzi dell'Accademia di Bergamo mi pare una bella risposta, di quelle che fanno pensare».



  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino