«Le firme contro di me sono un grande malinteso»: Luigi Di Maio minimizza il documento che mette in discussione la sua leadership, firmato da 70 parlamentari...
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Intervistato da Sky News, poi, Di Maio torna attacca Matteo Salvini sulla vicenda fondi russi: «Mi auguro che ci sia il consenso in parlamento per far partire la commissione d'inchiesta sui fondi ai partiti». «Penso - aggiunge - che il governo sia caduto anche per la volontà della Lega di non far partire quella commissione». Sulla vicenda dei presunti fondi russi, «invece di provare a portare in parlamento uno che da ministro neanche è voluto venire a riferire, sosterrei l'idea di una commissione non solo sul caso specifico ma su tutti i finanziamenti ai partiti negli anni scorsi».
Il tema migranti: «Se l'Italia viene lasciata sola c'è un'emergenza ma devo dire che con l'accordo di Malta, a differenza di quando venivano fatti sbarcare anche con il ministro Salvini perché si sequestravano le navi e ce li dovevamo tenere tutti, adesso abbiamo un meccanismo di redistribuzione». Comunque «il problema dei migranti non si risolve distribuendoli negli altri Paesi europei ma fermando le partenze e per questo siamo impegnati in vari colloqui sulla stabilità della Libia, per fermare il conflitto e evitare che il Paese diventi ulteriormente una rotta di migranti verso l'Italia». Di Maio si è detto «contento» per l'accordo raggiunto a Malta «ma non voglio enfatizzarlo».
Il nodo Iran.
Il Gazzettino