In politica, Andrea Camilleri era di sinistra. O meglio, nessuno forse è stato più a sinistra di lui. Un comunista romantico si può definirlo. E non riusciva...
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Camilleri, l'omaggio di Salvini irrita i social. Un mese fa l'attacco: «Scrivi che ti passa»
Massimo D’Alema gli ispirò il personaggio del diavolo "Delamaz", «un bruco coi baffetti che pilotava ‘na varca sia pure fatta di foglie… Dicivano macari che era ‘ntelligenti, ma grevio e scostante…». Prodi? «Dovrebbe fare un corso di dizione. Tra una sua parola e l’altra passano due treni accelerati di una volta». Per non dire di Renzi. Non lo poteva sopportare e alla vigilia del referendum disse che si sarebbe fatto portare a braccia – lui cieco – al seggio pur di votare No. Ma non era tenero neppure con i Cinque Stelle: «Non mi interessano. Non ci credo. Mi ricordano l’Uomo Qualunque: Grillo è Guglielmo Giannini con Internet. Nascono dal discredito della politica, ma non hanno retto alla prova dei fatti». Di Salvini, si sa: «Mi fa vomitare». Lo considerava un "federale minore". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino