OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Niente Eurovision per Loredana Bertè: a rappresentare la Repubblica di San Marino sul palco del festival saranno i metallari Megara, dalla Spagna. La voce di Non sono una signora ieri sera è stata clamorosamente battuta nella finale di “Una voce per San Marino”, il concorso - giunto alla terza edizione - con il quale il microstato sceglie il proprio rappresentante per la kermesse continentale, che si svolgerà dal 7 all’11 maggio a Malmö.
Mahmood: «Non ho tempo per l'amore. In passato sono andato in analisi». Cosa sappiamo sul fidanzato
Loredana Bertè, sconfitta da favorita
Arrivata da strafavorita alla vittoria, con la sua Pazza ha lasciato il Teatro Nuovo di Dogana da sconfitta, al termine della maratona condotta da Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto. Non un’ottima pubblicità: pur di volare nella città svedese «per andare a rompere le scatole al mio ex marito Björn Borg», come aveva confessato al Festival di Sanremo (quando con la sua Pazza aveva assaporato per una sera il sapore del trionfo: alla fine si è classificata settima e rappresentare l’Italia all’Eurovision sarà la vincitrice del Festival Angelina Mango con la sua La noia), la 73enne rocker di Bagnara Calabra aveva accettato di rappresentare il microstato.
La scelta
Non è andata bene e chissà come l’avrà presa, fumantina e incazzosa com’è. A scegliere il vincitore la giuria composta da Clarissa Martinelli, John Vignola, Steve Lyon, Anna Bischi Graziani e il presidente Celso Valli. Un po’ di nervosismo l’aveva lasciato trasparire già durante l’esibizione, minata da qualche problemino con l’audio. Nonostante ciò, Bertè era riuscita a strappare alla platea una standing ovation. Non sono mancati problemi con il gobbo elettronico (ne ha fatto subito le spese Biggio, che non ricorda i nomi dei segretari di stato sammarinesi e il teleprompter impazzisce), grafiche sbagliate, gaffe (come quando Biggio, intervistando Filippo Graziani, ospite della serata, presenta il disco-tributo al padre Ivan appena uscito come una raccolta di successi, ma il cantautore lo corregge: «È un disco di inediti»), battute infelici (a Melissa Greta Marchetto sfugge un «hai fatto le scuole speciali?» rivolto a Biggio, che stava facendo difficoltà a pronunciare i nomi dei componenti della band slovena Booom!), in attesa dell’annuncio che tutti aspettavano. Arrivato all’1 passata, con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia - in mezzo l’ospitata di Riccardo Cocciante e i saluti ad Al Bano e Massimo Boldi, presenti in platea - ma che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino