Zanon punge Rivivere: «Fanno solo politica»

Zanon punge Rivivere: «Fanno solo politica»
LA POLEMICATREVISO Domenica prossima, in Borgo Cavour, si accenderanno ufficialmente le luci sul Natale. Ma il centro storico rischia seriamente di essere illuminato a macchia di...

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LA POLEMICA
TREVISO Domenica prossima, in Borgo Cavour, si accenderanno ufficialmente le luci sul Natale. Ma il centro storico rischia seriamente di essere illuminato a macchia di leopardo nelle prossime festività. Ad oggi infatti la frattura tra i commercianti trevigiani potrebbe avere ripercussioni sull'atmosfera natalizia. E in qualche parte del centro si profila l'incubo Natale al buio. «Noi stiamo cercando di esportare un modello di successo. Borgo Cavour in 5 anni è passato da 30 a 80 associati. Quindi andiamo avanti sulla base di un'esperienza positiva. Del resto non mi interesso. Io mi rivolgo da commerciante ai commercianti. Non faccio politica, io». Enrico Zanon, presidente Ascom del centro storico non ha gradito l'affondo vibrato ieri da Rivivere Treviso, che lo ha attaccato per l'incapacità di fare sintesi e di mettere d'accordo i commercianti del centro, zona Pescheria, troppo occupato nel tutelare le altre parti del cuore della città. «Anzitutto vorrei che fossero più trasparenti. Chi si nasconde dietro l'ombrello Rivivere Treviso? Queste prese di posizione chiariscono il pensiero di molti commercianti, di pochi commercianti o del solo presidente Enrico De Wrachien?», si chiede Zanon. E all'accusa di Rivivere secondo cui sia il suo operato a fomentare le divisioni risponde: «Uniformare è arduo e inutile. Ogni zona ha le sue problematiche. Noi abbiamo sperimentato che la quota associativa è necessaria per unità e per fare le cose. Ma forse per Rivivere questo modello non funziona. Ricordo però che neppure il loro modello è stato così entusiasmante. Forse da qui l'accanimento».

TROPPI PERSONALISMI
Insomma un botta e risposta al vetriolo. Che però Zanon si spiega in maniera molto precisa: «Rivivere fa dei personalismi e mette davanti la politica. Qui non è una questione di fare il registro dei simpatici e degli antipatici, bisogna essere concreti e fare cose belle per la città».
Insomma, il referente Ascom per il centro vorrebbe vedere una città unita, dove a far parlare fossero i successi dei commercianti trevigiani, non le idee mirabolanti degli outlet. «Il mio sogno? Vedere una città illuminata, anche dalla luna, per Natale. Noi stiamo parlando da commercianti ai commercianti. Stiamo creando cose nuove perchè abbiamo voglia di rendere la città sempre più bella e attrattiva. Entrare in politica non è la mia priorità. Ma forse c'è qualcuno che ha questa intenzione». E anche sull'ostracismo rivolto a Rivivere per non aver firmato il protocollo Urbecom la replica è servita: «Una bugia bella e buona. Il Comune e l'assessore Camolei hanno sempre tenuto le porte aperte a Rivivere. Sono loro ad essersi isolati, forse con degli scopi precisi. Il commercio va uniformato sugli intenti, non sulle persuasioni politiche».

A dirimere la controversia entra l'assessore al commercio: «Confido, oltre le differenti posizioni, nel buonsenso dei commercianti. Una città al buio danneggia per prima cosa loro stessi. E sarebbe una sconfitta per tutti. Ma sono sicuro che Treviso brillerà in questo Natale. E invito alcuni di loro a non cedere alle strumentalizzazioni».
Elena Filini
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Il Gazzettino