Zaia: vado in piazza forse a Mestre Il Pd: state a casa

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VENEZIA Il presidente del Veneto, Luca Zaia, a ieri non aveva ancora sciolto la riserva se presenziare oppure no, in una delle piazze della regione - una è in programma alle...

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VENEZIA Il presidente del Veneto, Luca Zaia, a ieri non aveva ancora sciolto la riserva se presenziare oppure no, in una delle piazze della regione - una è in programma alle 11.30 a Mestre in piazza Ferretto - alla manifestazione a livello nazionale dal centrodestra per il 2 giugno. «Sostengo la manifestazione» ha detto Zaia, nel consueto punto stampa sull'emergenza Covid, spiegando poi che l'orario fissato per la manifestazione «è proibitivo», perché concomitante appunto con la conferenza stampa quotidiana nella sede della Protezione civile. «Troverò il sistema di risolvere il problema - ha aggiunto rivolto ai giornalisti - Cercherò di fare combaciare le due cose. Avrete la mia foto con le bandiere». Di contro il consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd) ha sottolineato che «il 2 Giugno è la festa di tutti gli italiani, come il 25 Aprile, è il simbolo dell'unità del Paese. E invece per qualcuno sarà una giornata di parte, con manifestazioni contro il Governo. Per ripartire c'è bisogno di uno sforzo collettivo nella stessa direzione, mettendo al primo posto gli interessi della comunità e non il tornaconto elettorale. La presenza del Capo dello Stato a Codogno è un messaggio forte e chiaro». «Non c'è molto da festeggiare in questo 2 giugno - la replica a distanza del presidente leghista del consiglio regionale, Roberto Ciambetti - tra la crisi della Giustizia e la slealtà dello stato nei rapporti istituzionali. La Repubblica è da rifondare». (al.va.)

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Il Gazzettino