Wanbao: sì alla strategia d'uscita

Wanbao: sì alla strategia d'uscita
BORGO VALBELLUNAQualcosa in più di uno spiraglio, in una strada che al momento non prevede però né pianura né discesa. A certificare che i margini per tener aperti i cancelli...

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BORGO VALBELLUNA
Qualcosa in più di uno spiraglio, in una strada che al momento non prevede però né pianura né discesa. A certificare che i margini per tener aperti i cancelli della Acc di Villa di Villa esistono è stata la stessa Wanbao che in una nota diffusa alla stampa, per la prima volta, ha certificato che la exit strategy del colosso controllato dalla regione di Guangzhou è quella dell'amministrazione straordinaria. «Nell'ambito dell'incontro odierno, Wanbao Acc, consapevole della delicata situazione e dello stato in cui versa la società ed al primario fine di tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali e di garantire la continuità produttiva, ha confermato la propria volontà di proseguire il percorso verso l'amministrazione straordinaria, auspicando che la situazione economico-finanziaria derivante dalla chiusura di bilancio 2019 possa essere coerente con i requisiti di legge al fine di accedere a tale strumento». «Ad emergere - rivelano fonti del ministero - potrebbe essere stata l'esposizione con le banche cinesi che finanziavano Wanbao e che non hanno concesso ulteriore credito, e non il debito nei confronti dei fornitori, che invece avrebbe avuto ripercussioni sul territorio».

L'AUSPICIO
La chiave della giornata rimangono però le parole di Wanbao. Da ieri a sperare che il passivo di questa gestione sia sufficiente da permettere l'amministrazione straordinaria ci sono anche i timonieri. Se ne riparlerà più meno tra un mese. L'obiettivo rimane quello di arrivare alla nomina del commissario straordinario tra il 20 di febbraio e i primi giorni di marzo. Il nome che circola, e che è stato fatto dagli stessi vertici del ministero, è quello di Maurizio Castro che già una volta ha salvato l'azienda dal baratro. Fino all'investitura ufficiale è però necessario tenere tranquilli i fornitori che nelle ultime settimane hanno manifestato più di qualche timore per la situazione di sofferenza dello stabilimento.
L'INCONTRO
Proprio a questo scopo, ieri mattina, nel corso di un incontro tecnico al Mise, il ministro Federico D'Incà, dicastero dei Rapporti con il parlamento, Elena Donazzan assessorato al Lavoro del Veneto, e il vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, hanno concordato un appuntamento sul territorio per incontrare (e tranquillizzare) chi fornisce la componentistica ad Acc. «Entro la fine di gennaio - spiega il ministro D'Incà - sarà convocato un incontro in Veneto con il sistema dei fornitori. È importante che tutti lavorino in maniera e responsabile per il salvataggio di un patrimonio industriale e strategico per il territorio. Entro metà febbraio, invece, sarà convocato un nuovo tavolo con le organizzazioni sindacali in cui si auspica una conclusione positiva della vicenda». Il ministro da subito si è speso in prima persona sulla questione Wanbao e anche allo scorso incontro, il 17 dicembre a Roma, aveva voluto parlare con i lavoratori.

A non rilasciare note ufficiali, ieri, sono state le sigle sindacali. Lo faranno oggi con una nota congiunta: la modalità scelta lascia già intendere che tutti ritengano positivo il passo avanti fatto ieri al ministero.
Andrea Zambenedetti
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Il Gazzettino