«Volevo suicidarmi, poi sono tornata a vivere»

«Volevo suicidarmi, poi sono tornata a vivere»
LA TESTIMONIANZAPADOVA La lotta ai disturbi alimentari è fatta di tante strade in salita, ma anche di successi, raggiunti con sofferenza e determinazione. Successi che vengono...

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LA TESTIMONIANZA
PADOVA La lotta ai disturbi alimentari è fatta di tante strade in salita, ma anche di successi, raggiunti con sofferenza e determinazione. Successi che vengono raccontati da Elisa Braghieri nel suo libro, Famine. E proprio la storia di Elisa è una storia di successo contro questo tipo di patologia.

«Otto anni fa, a fronte di una dieta sbagliata e di una bassa autostima, ha avuto inizio un incubo chiamato disturbo alimentare. In una prima fase vengo classificata come anoressica, successivamente bulimica e infine etichettata come binge eating disorder. La realtà è che, a prescindere dalla definizione, nessuno riusciva a indicarmi una strada da percorrere per uscirne» racconta Braghieri.
«In poco tempo - continua - al problema del cibo si è aggiunto un disturbo ossessivo compulsivo che non ha fatto altro che generare dolore e alienazione. Ho pensato più volte al suicidio per fuggire da me stessa, in diverse occasioni mi sono ritrovata a chiedermi se valesse la pena continuare a lottare contro qualcosa che non comprendevo e che non veniva compreso da altri. Mi sono trasferita da Piacenza a Padova per motivi di studio, ho toccato l'apice della distruzione di me stessa e in essa ho trovato la forza di cercare una via di guarigione. Grazie al centro dei Disturbi alimentari a al dottor Meneguzzo che mi ha supportata, creando un rapporto di fiducia e stima, oggi ho trovato la forza e il coraggio di continuare a lottare per ottenere una qualità di vita sempre maggiore e, soprattutto, è nato in me il bisogno di condividere la mia esperienza nella speranza di aiutare altre persone a sentirsi meno sole ed estranee al mondo che le circonda».
«Il libro - conclude - nasce con lo scopo di affermare a gran voce che vale la pena lottare per la propria vita e che cercare aiuto in persone competenti e in grado di mostrare empatia è un diritto e un dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi. Per queste ragioni l'intero ricavato della vendita di questo libro sarà devoluto all'associazione Alice per i disturbi alimentari ed in particolare al day hospital, realtà fondamentale per tutti coloro che necessitano di una assistenza più specifica».

Il Day Hospital dell'Azienda Ospedaliera ha iniziato la sua attività nel luglio 2014, grazie anche al concorso delle Associazioni Alice e Lions Club, rappresenta un'integrazione di grande importanza nell'ambito delle attività terapeutiche offerte dal Centro di Padova e dalla rete Regionale.
Al. Rod.
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Il Gazzettino