Volantino anti-sindaco La moglie litiga al mercato

Volantino anti-sindaco La moglie litiga al mercato
Quel volantino che prende di mira il sindaco Claudio Pedrotti e la sua giunta, in particolare sulle multe dei mesi scorsi ai commercianti in merito alle insegne irregolari e...

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Quel volantino che prende di mira il sindaco Claudio Pedrotti e la sua giunta, in particolare sulle multe dei mesi scorsi ai commercianti in merito alle insegne irregolari e sulle indennità di carica, distribuito ieri mattina al mercato, deve averla fatta proprio arrabbiare. E così, Amalia Narduzzi, consorte del primo cittadino, dopo aver preso il manifestino dai militanti del "Comitato 9 dicembre libero" e averlo letto sarebbe andata su tutte le furie e, in difesa del primo cittadino, avrebbe incolpato gli autori del volantino di avere scritto cose false e inesatte, in particolare sui compensi del marito amministratore. «La nostra azione - ha spiegato Alessandro Pisu, militante del comitato - contro questa giunta continua e stiamo chiedendo le dimissioni del sindaco. Mentre stavamo volantinando al mercato siamo stati aggrediti dalla moglie del sindaco che, lasciando cadere le borse della spesa, ci ha urlato dicendo che suo marito non guadagna le cifre indicate sul volantino». Insomma, un animato battibecco tra le bancarelle del mercato nella zona di piazza XX Settembre.

«Mi trovavo al mercato - ha spiegato più tardi la signora Pedrotti - come quasi ogni sabato. Ho accettato il volantino da una giovane militante che li distribuiva. Mi sono presentata è ho fatto notare che le cose che scrivevano non erano esatte. Così come mi ero presentata io, ho chiesto che lo facessero loro dicendo i loro nomi. La ragazza, che ho seguito per qualche metro, ha poi chiamato uno dei loro responsabili affinché potessimo chiarire. Poi però se ne sono andati ed è finita lì».

Nel volantino si accusa il sindaco di essersi aumentato lo stipendio a 5.683 euro. «Così appariva - continua Pisu - nel sito del Comune di Pordenone. Negli ultimi giorni però la cifra sarebbe stata modificata in 4.546 euro. A quel punto abbiamo verificato la delibera della giunta che riportava la cifra originaria». Insomma la querelle è sulla cifre apparse nel sito del Comune. E il comitato 9 Dicembre Libero insiste chiedendo le dimissioni del sindaco. «Il nostro compenso - taglia corto Pedrotti - è pubblico e chi ci accusa si ricordi che c'è una cifra lorda e una cifra netta, che poi è quella che vale. Più che aumentarcelo, a febbraio lo abbiamo tagliato. Inoltre, sulla questione delle multe ai commercianti la società che gestisce l'appalto non ha fatto che applicare le norme».
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Il Gazzettino