Volantini intimidatori nella sede della Cgil «Un incitamento all'odio, non ci spaventa»

Volantini intimidatori nella sede della Cgil «Un incitamento all'odio, non ci spaventa»
LA MINACCIATREVISO La foto della segretaria nazionale Susanna Camusso accanto ad un partecipante ad un gay pride e l'immagine di un giovane di colore con la pettorina della Cgil,...

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LA MINACCIA
TREVISO La foto della segretaria nazionale Susanna Camusso accanto ad un partecipante ad un gay pride e l'immagine di un giovane di colore con la pettorina della Cgil, accompagnate dallo slogan Pdemosessuali e immigrati: lavoratori dimenticati. E' inequivocabile il messaggio dei volantini depositati nella notte tra giovedì e venerdì alla sede provinciale di Treviso del sindacato, in via Dandolo: li hanno trovati ieri mattina sindacalisti e dipendenti dell'organizzazione nelle cassette della posta. «Un incitamento all'odio e alla discriminazione di stampo razziale e omofobico patetico e ridicolo che non ci tocca minimamente», afferma il segretario generale provinciale Giacomo Vendrame. A rivendicare il gesto, anche tramite il proprio profilo Facebook, è Progetto Nazionale, associazione-movimento di estrema destra, guidato dal vicentino Piero Puschiavo. Peraltro, la Camera del lavoro di Treviso non è stata l'unica interessata dal raid dei militanti della formazione di destra: analoghi manifestini sono stati rinvenuti anche nelle sedi della Cgil di Bologna, Reggio Emilia, Pavia, Mantova, Crema e Padova.

LA REAZIONE
Netta la reazione dei vertici del sindacato trevigiano: «Non ci lasciamo certo intimidire da queste deliranti provocazioni ribadisce Vendrame - continueremo a difendere un'idea di società aperta e le istanze di tutte le persone oneste, dei lavoratori, immigrati e omosessuali che siano. Anche perché è proprio partendo dal rispetto e dalla tutela dei più deboli che si garantiscano i diritti di tutti». Naturalmente l'accaduto è stato subito denunciato alle forze dell'ordine. «Certo che dentro il clima politico che si sta respirando in questi ultimi tempi trovano più facilmente spazio queste patetiche azioni riflette il leader della Cgil della Marca - dunque, per quanto ridicoli, non sono segnali da sottovalutare e chiediamo alle nostre istituzioni di condannare tali gesti discriminatori e antidemocratici».
M.Z.
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Il Gazzettino