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PADOVA Un padovano su quattro si è steso, nel corso della sua vita, sul lettino dello psicologo. Crisi d'ansia, depressione, voglia di rinvigorire rapporti di coppia ormai assopiti, problemi nell'educazione e nella gestione dei figli, di relazione con amici o familiari, bisogno di parlare con qualcuno: sono queste le motivazioni che spingono a superare la ritrosia, sconfiggere il pudore, e raccontarsi. A orecchie che sanno offrire una chiave di lettura professionale. È quanto emerge dall'indagine I Veneti e la psicologia promosso dall'Ordine degli Psicologi del Veneto che ha avvicinato telefonicamente 1.200 persone, di cui trecento residenti in provincia di Padova. Ebbene il 25% dei nostri concittadini ha confessato di aver scelto uno psicologo per amico, per un periodo più o meno breve della sua esistenza, da poche sedute a un anno di sostegno dell'anima. Un contributo prezioso, che ha consentito di aumentare il proprio livello di benessere. Tanto che il 60% degli intervistati suggerisce di dotare ogni polo scolastico di uno psicologo, il 48% il professionista lo vedrebbe bene in ogni reparto ospedaliero, il 25% nello studio del proprio medico di base, il 18% in tutti quei luoghi che prevedono un contatto con il pubblico. Perchè è importante chiedere aiuto a uno psicologo (3.500 quelli che esercitano a livello provinciale, 2.000 nel solo comune di Padova, oltre 10 mila a livello Veneto)? Per conoscere e capire meglio se stessi, per ricevere consigli, per non essere soli nel risolvere i problemi. Tra i fruitori anche il sindaco Sergio Giordani: «Non mi vergogno a dirlo: per sei mesi, dopo l'ictus, mi sono affidato a uno psicologo e ne ho tratto un grande giovamento. Bisogna sfatare la falsa credenza che lo psicologo sia il medico dei matti. Il suo mestiere è molto prezioso, anche con risvolti gravosi perchè spesso si porta a casa i problemi dei suoi assistiti». I risultati dell'indagine consentiranno, osserva Alessandro De Carlo, presidente dell'Ordine veneto, di tarare al meglio le risposte rese all'utenza.
F.Capp.
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Il Gazzettino