Voci per la Libertà dai polesani a Nada

Voci per la Libertà dai polesani a Nada
Il palco del festival di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty a Rosolina Mare è tornato a dar voce alla musica all'insegna dei diritti umani. ...

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Il palco del festival di Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty a Rosolina Mare è tornato a dar voce alla musica all'insegna dei diritti umani.

Da giovedì ad animare le serate della località turistica è la ventesima edizione del festival che stasera culminerà con la premiazione di Nada, vincitrice del premio Amnesty Italia, e della miglior band emergente tra quelle che si sono esibite da venerdì ad oggi. A dare il la all'evento musicale all'insegna dei diritti è stata giovedì senza dubbio una serata nostrana. Nell'arena spettacoli del centro congressi di Rosolina Mare si sono esibiti gli Psycodrummers, il gruppo di percussionisti di Rovigo che usa bidoni e latte riciclate per creare un ritmo che è l'insieme di funk, samba, hip hop e ritmiche africane. Di fronte ad un pubblico di oltre mille persone è stata quindi la volta del quattordicenne Giovi e del duo acustico femminile Controtempo, entrambi provenienti da Rovigo e allo stesso tempo selezionati al festival come fuori concorso. Il compito di chiudere la serata inaugurale è spettato al rock di The Bastard Sons of Dioniso, gruppo che nel 2009 raggiunse la finale ad X-Factor, giunti a Rosolina Mare per presentare il nuovo singolo Non farsi domande.
Poi è entrata nel vivo invece la corsa degli otto emergenti al Premio Amnesty International culminata il venerdì con il concerto del cantautore Diodato e ieri con Lele, vincitore di Sanremo Giovani 2017.

Stasera il festival condotto da Savino Zaba, di Radio2 e Rai1, e Carmen Formenton di Voci per la Libertà sarà preceduto alle 18.30 al centro congressi in Piazzale Europa dall'incontro pubblico del Premio Amnesty International Italia con Nada e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. Dalle 21 sarà la volta delle finali del concorso con i migliori cinque artisti emergenti e Nada ritirerà il premio per Ballata Triste, migliore brano sui diritti umani del 2016, sul femminicidio. Il festival ospita anche al centro congressi tre installazioni sul tema dei diritti umani: Inalienabile del collettivo PianoB, Sos - save our souls di Achilleas Souras e Il peso delle parole di Andrea Dodicianni.
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Il Gazzettino