Viveva con uno di loro una ragazza scomparsa

Viveva con uno di loro una ragazza scomparsa
Hanno fatto fuori oltre un centinaio di auto in due mesi spostandosi fra Brusegana, Tencarola e Selvazzano. Spaccavano vetri, forzavano serrature, piegavano porte. Facevano ancora...

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Hanno fatto fuori oltre un centinaio di auto in due mesi spostandosi fra Brusegana, Tencarola e Selvazzano. Spaccavano vetri, forzavano serrature, piegavano porte. Facevano ancora più danni dei telefonini o gli occhiali da sole che trovavano dentro. La tecnica era: rubare un'auto poi compiere il raid. L'ultimo in via Rocca Pendice proprio a Brusegana, tre giorni fa. Dormivano dentro l'ex seminario minore, approfittando di un buco sulla recinzione.

Erano pure stati arrestati il giorno prima dai Carabinieri di Selvazzano, Gezim Elezi, 18 enne albanese e Mohamed Radi, 27enne marocchino, entrambi senza fissa dimora, irregolari e con precedenti, proprio perché viaggiavano su un'auto rubata e avevano fatto resistenza ai militari. Dopo il giudizio direttissimo, condannati a un anno di reclusione e una multa di 400 euro il primo e la misura cautelare del divieto di dimora nel Veneto il secondo, erano stati scarcerati nel pomeriggio di venerdì.
Ma si sono rimessi all'opera subito, quella stessa notte e i carabinieri di Selvazzano guidati al maresciallo Germano Zanco li hanno nuovamente fermati sabato pomeriggio per ricettazione. Avevano addosso merce rubata. I militari però li hanno tenuti d'occhio scoprendo che andavano a dormire dentro l'ex seminario nei pressi del quale c'erano due auto rubate. Il magistrato di turno Roberto D'Angelo ha emesso un decreto di perquisizione e sabato pomeriggio i due hanno ricevuto la visita al quinto piano. I militari hanno trovato numerosi oggetti: navigatori satellitari, occhiali da sole, portafogli e telefonini in vari borsoni.

I due sono stati sottoposti al fermo di indiziato di delitto, anche perché avevano intenzione di espatriare in Germania. Nel locale c'era anche Gentian Krasniq, kosovaro 18enne e una 16enne di Padova che si erano ricavati un alloggio di fortuna all'interno di un'altra stanza. Il kosovaro era destinatario di un ordine di carcerazione emesso il 7 febbraio 2017 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, dovendo scontare la pena di otto mesi e tre giorni di reclusione per reati in materia di stupefacenti, commessi a Padova lo scorso anno. La ragazza, invece, è risultata essersi allontanata dalla propria abitazione il 7 febbraio. Il padre aveva denunciato la scomparsa la settimana prima. É stata riaffidata alla propria famiglia. Sono ancora in corso indagini per risalire ai proprietari della restante refurtiva sequestrata. Pertanto, consigliano i carabinieri, i cittadini che hanno lasciato in sosta le proprie autovetture nelle aree colpite, possono contattare direttamente la Stazione Carabinieri di Selvazzano per rientrare in possesso dei propri beni.
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Il Gazzettino