Vittima di BpV dal giudice per avere i contratti

Vittima di BpV dal giudice per avere i contratti
L'INTIMAZIONEPORDENONE Il Tribunale ha intimato Intesa Sanpaolo Spa a consegnare «immediatamente» a una risparmiatrice la documentazione che comprova l'acquisto di azioni della...

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L'INTIMAZIONE
PORDENONE Il Tribunale ha intimato Intesa Sanpaolo Spa a consegnare «immediatamente» a una risparmiatrice la documentazione che comprova l'acquisto di azioni della Banca popolare di Vicenza. Alla donna, 72 anni, da una vita cliente dell'istituto di credito di San Vito al Tagliamento, tra il 2007 e il 2015 erano state fatte acquistare «su persistenti sollecitazioni», come sottolinea il suo legale Sergio Gerin, azioni per un ammontare di 146mila euro. La BpV non c'è più e la risparmiatrice, finita nella lista delle vittime del crac dell'istituto vicentino, continua a intrattenere rapporti con l'agenzia di San Vito, acquisita nel 2017 da Banca Intesa San Paolo. Vorrebbe accedere al Fondo indennizzo risparmiatori, ma per farlo deve allegare copia dei contratti di acquisto dei titoli depositati presso Banca Intesa, nonchè la certificazione relativa al possesso delle azioni, l'ultimo estratto conto titoli e la certificazione della Banca con il codice Iban sul quale accreditare l'indennizzo. La documentazione va poi inserita in un portale telematico gestito da Consob.

«Finora - spiega il suo avvocato - non ha potuto darlo perchè la banca, pur sollecitata, non ha rilasciato la documentazione». Il termine scadeva il 18 febbraio. Ci sono tantissimi risparmiatori nelle condizioni della 77enne della Bassa pordenonese, per questo la scadenza è stata prorogata al 18 aprile. E per questo l'avvocato Gerin si è rivolto al Tribunale di Pordenone chiedendo di intervenire. Il giudice Piero Leanza qualche giorno fa ha emesso un decreto di ingiunzione: i documenti vanno consegnati subito. La banca ha comunque 40 giorni per fare opposizione.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino