Visco: «No alla banca pubblica e sulle sofferenze guardia alta»

Visco: «No alla banca pubblica e sulle sofferenze guardia alta»
L'INTERVENTOROMA Bankitalia prende le distanze da un intervento dello Stato nelle banche, rilanciato di recente da Carla Ruocco (M5S) affinché possa assumere direttamente la...

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L'INTERVENTO
ROMA Bankitalia prende le distanze da un intervento dello Stato nelle banche, rilanciato di recente da Carla Ruocco (M5S) affinché possa assumere direttamente la proprietà di quegli intermediari che stanno cercando di completare difficili processi di ristrutturazione e rilancio al fine di creare un polo bancario pubblico che contribuisca al supporto dell'economia reale, soprattutto nel Mezzogiorno e nei confronti delle pmi. La presidente della Commissione sulle banche aveva adombrato l'acquisto degli sportelli di Mps da parte di Popolare di Bari che è di proprietà di Mcc. Intervenendo all'esecutivo Abi assieme alla vicedg Alessandra Perrazzelli, ieri il governatore Ignazio Visco ha chiosato: «Si può discutere del nesso tra la natura della proprietà e i risultati che si possono ottenere nella conduzione dell'attività di impresa, ma l'esperienza delle gestioni bancarie pubbliche si è non di rado caratterizzata per gravi inefficienze nei processi di allocazione delle risorse». E ancora: «Non va dimenticato, inoltre, che più che del supporto di una grande banca pubblica, l'economia italiana beneficerebbe innanzitutto di una Pubblica amministrazione efficiente, di infrastrutture adeguate, di investimenti in innovazione e conoscenza». Visco è stato introdotto da Antonio Patuelli che ha messo in evidenza una preoccupazione dei banchieri italiani. «Occorre congelare l'introduzione di misure, pensate prima del Covid, come le nuove tempistiche della maturazione dei deterioramenti dei prestiti bancari e conseguentemente delle svalutazioni relative».

SI APRONO SPIRAGLI
Il governatore di Bankitalia comunque è partito dall'alto della preoccupante situazione economica. «Le conseguenze della gravissima crisi globale causata dalla diffusione del nuovo coronavirus sono ancora molto difficili da valutare. La portata di questo evento senza precedenti nella storia recente è evidente nei costi che tuttora produce in termini di vite umane, di relazioni sociali, di risultati economici. L'incertezza sulle prospettive incide negativamente sulle decisioni di spesa delle famiglie e delle imprese; nonostante una recente, leggera, tendenza al miglioramento, la fiducia rimane, non solo in Italia, su valori molto bassi». Visco ammette che «il rafforzamento della congiuntura nel trimestre in corso potrebbe essere lievemente migliore di quanto delineato in luglio nello scenario di base delle nostre previsioni». Ritiene «essenziale il supporto delle politiche di bilancio, a livello sia nazionale sia europeo», ma soprattutto il programma Next Generation EU rappresenta «una occasione importante, da non perdere. I benefici che l'Italia potrà trarne dipenderanno dalla capacità di proporre interventi mirati e coerenti con gli obiettivi e i requisiti del programma e di attuarli in tempi rapidi e senza sprechi».

Tornando alle banche, «è importante che interventi volti a promuovere il ritorno a un sentiero di crescita sostenuta, equilibrata e duratura accompagnino al più presto le misure dell'emergenza». Riprendendo i temi di Patuelli, Visco ha esortato le banche affinché usino con attenzione la flessibilità sui crediti deteriorati prevista dalle norme ma «senza rinviare l'emersione di perdite altamente probabili e si continuino a preservare adeguati livelli di patrimonializzazione». Infine ha ribadito la necessità di fusioni, specie tre le banche popolari.
Rosario Dimito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino