VIRUS E POLITICA PORDENONE Nuova forte impennata dei contagi nella giornata di

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VIRUS E POLITICAPORDENONE Nuova forte impennata dei contagi nella giornata di ieri in regione. Le nuove infezioni da coronavirus sono saliti a 219 con un incremento di una...

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VIRUS E POLITICA
PORDENONE Nuova forte impennata dei contagi nella giornata di ieri in regione. Le nuove infezioni da coronavirus sono saliti a 219 con un incremento di una settantina in 24 ore. Ma in Fvg si sono registrati numeri così alti, nemmeno durante il lockdown della scorsa primavera. Con alcune situazioni regionali, in particolare quelle della Val Canale, di Tarvisio e Malborghetto, che potrebbero trasformarsi in nuove zone rosse attraverso dei mini-lockdown sul modello delle limitazioni che sono scattate domenica scorsa a Sappada. «Stiamo valutando il da farsi anche con i sindaci - ha detto ieri pomeriggio il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi a Pordenone -. Ci sono delle aree che ci preoccupano, ma applicare il modello Sappada è più complicato per il maggiore numero di residenti». Intanto anche nell'ospedale di Pordenone il livello dell'emergenza si sta alzando molto velocemente. Si teme che il reparto della Pneumologia (24 posti, più dieci di sub-intensiva ancora in via di allestimento) possa saturarsi presto. Tanto che ci si starebbe già organizzando per allestire il secondo reparto Covid, quello nella Medicina. Anche gli accessi al Pronto soccorso sarebbero aumentati parecchio negli ultimi due giorni.

LE POLEMICHE
E nel giorno del picco dei contagi si sono riaccese anche le polemiche attorno a quello che a Pordenone (sul caso sono intervenuti l'Ordine dei medici, il sindacato Fimmg e ieri anche il comitato Amici Abele Casetta) è vissuto come lo scippo di due medici infettivologi prestati all'ospedale di Udine. «Credo davvero - ha ribattuto Riccardi - che non sia il momento di fare queste polemiche. Operiamo dentro un sistema regionale che è anche quello dei posti letto. C'è una collaborazione tra le Infettivologie e credo che serva collaborare. È il momento di curare e salvare la gente. Le questioni organizzative le affronteremo dopo. A bocce ferme, quando magari non saremo di fronte a un'emergenza che non dovrebbe distoglierci dagli obiettivi di dare risposte sanitarie urgenti».
IL BOLLETTINO
Tornando ai dati i 219 nuovi contagi sono emersi da 4.627 tamponi eseguiti. Ieri si è poi registrato un decesso, si tratta di un uomo di Udine del 1939 che era ricoverato nel reparto di terapia intensiva all'opedale udinese. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 6.855, di cui: 2.282 a Trieste, 2.382 a Udine, 1.422 a Pordenone e 727 a Gorizia, alle quali si aggiungono 42 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 2.118. Salgono a 16 i pazienti in cura in terapia intensiva e a 76 i ricoverati in altri reparti.

I decessi complessivamente ammontano a 367, con la seguente suddivisione territoriale: 199 a Trieste, 82 a Udine, 75 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 4.370, i clinicamente guariti 12 e le persone in isolamento 2.014. Sul fronte delle scuole un nuovo caso di positività al liceo Grigoletti di Pordenone. In ambito sanitario: un nuovo contagio al Cro: si tratta di un'infermiera della Medicina nucleare. Nessun altro caso, invece, nonostante continuino a essere fatti i tamponi nella Radioterapia, dove ieri sono ripresi gli appuntamenti programmati per l'utenza che era stata spostata dopo lo stop di lunedì scorso. Positivi anche un operatore di Oculistica e un infermiere dell'ospedale di Pordenone, un ausiliario di chirurgia a Monfalcone, un infermiere di Udine, un ausiliario a San Daniele, un infermiere a Trieste.
d.l.
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Il Gazzettino