Virus del Nilo «Ecco come riconoscerlo»

Virus del Nilo «Ecco come riconoscerlo»
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PREGANZIOL
Si è tenuto venerdì sera l'incontro organizzato dai gruppi consiliari del comune di Preganziol Lega Nord Liga Veneta e Impegno comune di Preganziol dal titolo Lotta alle zanzare. Conoscenza e strategie per difendersi.

Alla serata hanno partecipato Valeria Salvati e Dino Vecchiato, consiglieri comunali, e il dottor Roberto Rigoli, direttore del Dipartimento di Patologia Clinica e Vicepresidente nazionale dell'Associazione Microbiologi Clinici. «Il virus ha spiegato il dottor Rigoli ha fatto la sua comparsa in Italia nel 2008, ma quest'anno la sua diffusione è incrementata del 300%».
I DATI
Il Veneto ne è stato particolarmente toccato perché gli uccelli che trasportano il virus dall'Africa sono migrati con più frequenza nelle nostre zone di mare dove sono stati punti dalle zanzare comuni che hanno iniziato a diffondere il virus. «È importante sottolineare ha specificato il Direttore di Patologia Clinica che il West Nile non è trasferibile da uomo a uomo. L'essere umano, così come il cavallo, è elemento terminale di un circolo infettivo che vede come protagonisti uccelli e zanzare».
Ma cosa accade all'uomo quando viene punto da una zanzara infetta? Nel 90% dei casi l'individuo quasi non se ne accorge: manifesta al massimo qualche linea di febbre per un paio di giorni. La situazione diventa più pericolosa se coloro che vengono infettati sottopongono l'organismo a un forte stress, oppure nel caso di individui immunodepressi. In queste situazioni l'innalzamento elevato della temperatura viene accompagnato da un forte mal di testa e, nei casi più gravi, (circa l'1%) il virus non si ferma a livello del sangue ma si attacca alle meningi del cervello.
Nella nostra regione sono stati registrati, ad oggi, 200 infezioni da virus West Nile che hanno richiesto un intervento ospedaliero, in 60 di questi casi si sono manifestate forme di meningoencefaliti, 14 sono stati i casi di decesso.
Dal momento che ancora non esiste una terapia antivirale e che l'unico modo per combattere il virus sta nel sistema anticorpale insito in ogni essere umano, i comuni e i cittadini hanno il dovere di impegnarsi in un'operazione di prevenzione.
LE CONTROMISURE

In primo luogo le autorità comunali devono occuparsi, a partire dalla primavera, della disinfestazione delle zone pubbliche. «Non si tratta solo di eliminare le zanzare adulte con trattamenti chimici che spesso sono nocivi anche per l'uomo, ha spiegato il dottor Rigoli è necessario piuttosto attuare un'azione preventiva larvicida che prevede l'utilizzo di pastiglie con batteri che pur eliminando le zanzare, non sono dannosi per l'uomo». A inizio stagione, infatti, le zanzare sono in grado di trasferire il virus direttamente alle uova e, considerando che ne depongono circa 300 a settimana, il numero a fine stagione diventa impressionante. «A partire dal prossimo anno ha assicurato il capogruppo consigliare della Lega Nord Liga Veneta del comune di Preganziol Valeria Salvati i cittadini di Preganziol avranno la possibilità di ritirare gratuitamente queste pastiglie, affinché tutti abbiano modo di difendersi e difendere il territorio». Il singolo cittadino deve poi occuparsi della disinfestazione delle aree private e adottare dei piccoli accorgimenti: in primo luogo vestirsi con abiti adeguati e coprenti (maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi), utilizzare gli appositi repellenti e svuotare e cambiare spesso i contenitori di acqua stagnante.
Martina Soligo
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Il Gazzettino