Egregio direttore, dal Friuli V.G. arriva l'allarme che preoccupa: decine di clandestini al giorno arrivano dal confine dell'ex Jugoslavia. In più la scarsa...
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dal Friuli V.G. arriva l'allarme che preoccupa: decine di clandestini al giorno arrivano dal confine dell'ex Jugoslavia. In più la scarsa attenzione dei vacanzieri per forza, i quali attirati da offerte turistiche a basso prezzo si recano in Croazia dove alla prevenzione anti Covid si è preferito fare una campagna di marketing per promuovere le loro spiagge. Il presidente del Friuli, Fedriga, ha lanciato l'allarme. Mi chiedo allora cosa aspetti Zaia a bloccare e mettere in quarantena tutti coloro che provengono dal Friuli e o dall'estero. Il Veneto ha già pagato. Caro Zaia non ci sono solo le elezioni nella vita dei cittadini veneti. Ci sono i figli, il lavoro, la scuola e tutto il resto.
Elisabetta Dal Toso
Padova
Cara lettrice,
non passiamo da un eccesso all'altro. C'è una parte dell'opinione pubblica che vorrebbe che si ponesse fine ad ogni divieto e si decidesse di convivere con il Covid. E c'è chi, come lei, rivendica invece provvedimenti draconiani e persino la chiusura dei confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Cerchiamo di usare equilibrio. E di considerare, insieme alle proprie paure, anche i numeri. Il presidente del Friuli Vg Fedriga ha fatto bene a lanciare l'allarme per gli ingressi di irregolari dai confini sloveni. E ha ragione a pretendere una maggiore attenzione da parte del governo anche attraverso un ricorso adeguato all'esercito per presidiare i confini. Tuttavia in questo momento in tutto il Friuli Venezia Giulia, che conta oltre un milione e 250 mila abitanti, ci sono meno di 140 persone in isolamento fiduciario, 7 persone ricoverate per Covid in ospedale in area non critica e 2 in terapia intensiva. Riesce difficile definire allarmanti questi numeri. Certamente la situazione va tenuta sotto controllo e va attuata una gestione molto rigorosa degli ingressi dal confine orientale. Ma tornare al blocco totale, vietando gli ingressi in Veneto o imponendo quarantene, mi sembrerebbe una scelta del tutto ingiustificata. Il virus non va sottovalutato e non bisogna in alcun modo abbassare la guardia. Ma occorre anche far prevalere la ragione su ansie e paure. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino