Virgili: «Alla Camera si pensa al dietrofront sulle Province»

Virgili: «Alla Camera si pensa al dietrofront sulle Province»
(M.Sca.) In visita a Badia Polesine, Adria e Fratta, la presidente della commissione cultura e istruzione della Camera dei deputati, Flavia Piccoli Nardelli, ha confessato al...

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(M.Sca.) In visita a Badia Polesine, Adria e Fratta, la presidente della commissione cultura e istruzione della Camera dei deputati, Flavia Piccoli Nardelli, ha confessato al sindaco Tiziana Virgili che la legge sull'elezione della Province sta per essere rivista dal parlamento.

«Questo perché hanno visto che con il nuovo metodo di votazione, non sono stati ottenuti i risultati positivi sperati nella gestione dell'ente» ha spiegato Virgili. Proprio l'ex presidente della Provincia e prima assessore provinciale, insieme ad altri tre politici polesani, poco prima delle ultime festività natalizie, aveva spedito una lettera alle principali cariche dello Stato, affinché fossero sospese le elezioni indirette. Con Virgili si erano mossi Laura Negri (ex sindaco di Bergantino ed ex assessore provinciale), Guglielmo Brusco (ex vicepresidente della Provincia) e Oscar Tosini (sindaco di Bosaro per diversi mandati oltre che ex assessore provinciale).
La lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, ai presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, sul ripristino delle elezioni dirette per la Provincia, ha dunque mosso le acque. «Dato l'esito referendario del 4 dicembre, il cui risultato ha espresso in maniera inequivocabile la volontà del popolo, che di fatto rigetta la proposta di riforma del titolo V della Costituzione, riconfermando pertanto l'esistenza delle Province, abbiamo chiesto che venga rivista la legge di Graziano Delrio, con la riproposizione dell'elezione diretta degli organi provinciali, come del resto previsto dalla Costituzione».
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Il Gazzettino