Che tristezza gli annunci "sono positivo" di tanti aspiranti Vip: non si spettacolarizza il dolore

Che tristezza gli annunci "sono positivo" di tanti aspiranti Vip: non si spettacolarizza il dolore
Egregio Signor Direttore, quanti ammalati di covid e quanti deceduti in conseguenza del morbo. E quanta tristezza il pensiero...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Egregio Signor Direttore,


quanti ammalati di covid e quanti deceduti in conseguenza del morbo. E quanta tristezza il pensiero delle persone mancate senza un saluto o una carezza dei propri cari. Chi dimentica quei camion militari che trasportavano le salme all'inceneritore. Il bollettino di guerra continua a enumerare le migliaia di infettati e il numero dei decessi. Fa specie che tutto ciò non sia entrato nella mente di chi se ne frega della propria e altrui salute non rispettando le disposizioni atte a prevenire i contagi. Altro argomento la presenza dei vip in passerella che fanno sapere al mondo intero che sono infettati e si trovano in cura o in quarantena come fossero degli eroi. Un po' di riservatezza e buon senso non guastano mai.


Celeste Balcon
Belluno


Caro lettore,


purtroppo nella società dell'immagine tutto quanto fa spettacolo. Anche una malattia o un test di positività al Covid. In mancanza o in attesa di comparsate televisive, di un ruolo in qualche programma di mezza serata o di una citazione in un quotidiano, tanti cacciatori di fama e aspiranti Vip, alle prese con i tempi grami della pandemia, hanno pensato bene di trasformare anche un tampone o un contagio asintomatico in un evento. A proprio uso e consumo, ovviamente. Come militari in prima linea impegnati in una strenua battaglia con il nemico (il Covid), mostrano pubblicamente e orgogliosamente sui social le proprie ferite: che in questo caso quasi sempre si riducono, per nostra e loro fortuna, al risultato positivo di un test rapido o molecolare. E alla relativa quarantena. Ma anche questo diventa un'ottima occasione per cercare di far parlare di sè, veicolando qualche foto con la giusta dose di mestizia dipinta in volto, associata da proclami imperdibili del tipo: State attenti ragazzi o Dobbiamo esser tutti più prudenti. Loro per primi verrebbe da dire, visto che, nei dettagliati racconti sul loro contagio che offrono generosamente in pasto ai social, dimostrano, quasi sempre, che tanto prudenti e tanto rispettosi delle regole proprio non sono stati. Per carità, qualcuno potrà osservare che nei tempi difficili che stiamo vivendo, i veri problemi sono altri. È senza dubbio vero. Ma fa riflettere come la ricerca dell'apparire sempre e comunque, impedisca a tante persone di capire che, in certi momenti, sarebbe opportuno avere maggiore compostezza e senso della misura. Almeno il dolore, quello vero, andrebbe rispettato e non trasformato in spettacolo, magari solo per raccogliere qualche mi piace in più. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino