PORDENONE - Tensione ieri pomeriggio al pronto soccorso dell'ospedale di Pordenone. Personale sanitario e agenti della Polizia di Stato si sono ritrovati a gestore...
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Tutto è cominciato verso le 14.30 in via San Quirino, dove la Squadra Volante è intervenuta per mettere fine a una violenta lite tra padre e figlio. Il giovane era ingestibile e aveva provocato parecchi danni in casa. Gridava e distruggeva tutto ciò che gli passava tra le mani. I poliziotti hanno cercato di riportarlo alla calma, ma il giovane non badava più a nessuno. È stato immobilizzato con l'uso dello spray al peperoncino e affidato alle cure del personale sanitario, che in ambulanza lo ha trasportato all'ospedale Santa Maria degli Angeli.
I poliziotti sono andati in pronto soccorso per parlare con il giovane pordenonese, che nel frattempo si era calmato, e per sincerarsi sulle sue condizioni di salute. Ma in ospedale si sono ritrovati a far fronte a un'altra emergenza. Un giovane paziente psichiatrico, per il quale era in corso un trattamento sanitario obbligatorio gestito dalla Polizia locale di Pordenone, si era rivoltato contro i medici. Nessuno riusciva a calmarlo. Violento e incontrollabile, ha cominciato a rompere ciò che aveva attorno mettendo a rischio l'incolumità di chi gli stava attorno.
I due poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti in difesa dei medici e degli infermieri. Con fatica sono riusciti a immobilizzare il giovane, consentendo ai medici di sedarlo e di ricoverarlo nel reparto di Psichiatria. Nell'intervento la pattuglia ha riportato ferite giudicate guaribili in una decina di giorni.
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Il Gazzettino