«Vinta la battaglia sui buoni ci attendono altre sfide»

«Vinta la battaglia sui buoni ci attendono altre sfide»
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BELLUNO - (D.T.) I voucher non ci sono più. Ma la Cgil di Belluno non abbassa la guardia. Perché se salta il referendum (sull'abrogazione dei buoni lavoro e sulla responsabilità solidale degli appalti), non deve però saltare l'attenzione su due temi che anche a Belluno significano tanto. Del resto, l'abuso di voucher è palese (nel 2014 nel Bellunese sono stati usati 354.401 buoni lavoro; nel 2015 il numero è salito a 568.263, vale a dire più 60,34%). E la questione della responsabilità negli appalti non manca di toccare la provincia dolomitica. «Basti pensare che l'attuale meccanismo ha dato libero sfogo alle gare al massimo ribasso - dice Mauro De Carli, segretario generale Cgil Belluno -. Con la conseguenza che molte imprese locali non riescono più a stare sul mercato e molto spesso i lavori non vengono conclusi». Insomma, non si molla. «Non smobilitiamo - assicura De Carli -. Certo non possiamo che essere soddisfatti dell'abrogazione dei voucher. Ma dobbiamo tenere la guardia alta». Le associazioni datoriali invece non hanno visto bene l'eliminazione dei buoni lavoro. «L'abuso è sotto gli occhi di tutti, checché ne dicano le imprese - continua De Carli -. Nel corso di questi anni i voucher sono stati utilizzati in massa nei settori turismo e commercio, migliaia di stagionali del turismo anche in Veneto hanno perso i diritti».

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Il Gazzettino