VILLORBA La tappa trevigiana dell'ItalBasket verso i Mondiali di Cina 2019 regala

VILLORBA La tappa trevigiana dell'ItalBasket verso i Mondiali di Cina 2019 regala
VILLORBA La tappa trevigiana dell'ItalBasket verso i Mondiali di Cina 2019 regala il terzo successo consecutivo in una cornice di pubblico meravigliosa. Il ritorno della Nazionale...

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VILLORBA La tappa trevigiana dell'ItalBasket verso i Mondiali di Cina 2019 regala il terzo successo consecutivo in una cornice di pubblico meravigliosa. Il ritorno della Nazionale nella Marca nove anni dopo il precedente della Zoppas Arena e quasi un ventennio dopo l'ultimo precedente al Palaverde, è accompagnato da un tutto esaurito di pubblico clamoroso e fragoroso, con tifosi assiepati in ogni gradone delle tribune ed in piedi lungo le vie di fuga. Una festa autentica per una città che conferma di amare la pallacanestro in maniera entusiastica e viscerale. Sul parquet è vittoria, sì, ma conquistata con fatica e sudore ben oltre le aspettative della vigilia. A fronte delle alte percentuali iniziali, con Della Valle, Burns e Flaccadori ad esibirsi nel tiro pesante, col passare dei minuti gli azzurri devono fronteggiare gli evidenti mismatch con gli Orange che sotto canestro possono opporre i chili ed i centimetri di Schaftenaar, Van der Mars e Oudendag. L'atletismo di Kloof è anch'esso una variabile indigesta per la Nazionale che, già in debito di centimetri in area, ricorre spesso a variabili estreme di smallball, con Brian Sacchetti o Abass a fungere da ala forte tattica. Qualche passaggio a vuoto in cabina di regia piuttosto confusionari nell'occasione i due play Luca Vitali e Filloy - impedisce all'Italia di mantenere vantaggi netti. I tredici punti di margine stabiliti a fine primo quarto (26-13) costituiscono nel corso della gara un buon margine. Esteso a volte, specie quando la zona orange viene bucata in penetrazione sulla linea di fondo o dalle triple in conseguenza della circolazione di palla.

AGGRESSIVITÀ
Oppure contratto quando gli azzurri concedono agli avversari di far valere il fisico ed un predominio a rimbalzo offensivo imbarazzante. Non è un caso se nella assai ridotta pattuglia di lunghi italiana il migliore risulti alla fine l'oriundo Burns che a suon di giocate di potenza riesce a contenere l'energia olandese. In difesa poi l'aggressività predicata da coach Sacchetti a volte si tramuta in eccessi come testimoniano gli antisportivi sanzionati a Flaccadori e Filloy nel secondo tempo nell'arco di alcuni momenti di appannamento da parte dell'Italia. A risolvere la contesa a cinque minuti dal gong sono Abass e Della Valle (top scorer ancora una volta con 22 punti), sufficientemente precisi dall'arco e cinici nell'approfittare delle ingenuità arancioni (74-54). Lunedì a Cluj-Napoca servirà una prova maggiormente attenta contro la Romania che nel frattempo ha sconfitto a domicilio la Croazia 56-58 (inutili i 19 punti del reyerino Peric). Quello in Transilvania potrebbe essere già uno spareggio per la testa del girone D ed occorrerà verificare la tenuta in area: una formazione con otto esterni ma nessun giocatore d'area è un azzardo non sempre replicabile.

Federico Bettuzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino