VILLANOVA DEL GHEBBO Più di 300 i partecipanti alla prima edizione del

VILLANOVA DEL GHEBBO Più di 300 i partecipanti alla prima edizione del
VILLANOVA DEL GHEBBO Più di 300 i partecipanti alla prima edizione del Memorial Adolfo Rossi, organizzato a Villanova del...

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VILLANOVA DEL GHEBBO

Più di 300 i partecipanti alla prima edizione del Memorial Adolfo Rossi, organizzato a Villanova del Ghebbo dall'Uisp di Rovigo in collaborazione con le amministrazioni comunali di Villanova del Ghebbo, Fratta Polesine e Lendinara.
La marcia non competitiva ha proposto due itinerari, di 7 e 14 chilometri, con partenza dalla ex piazza Valdentro, ora Adolfo Rossi e ricavato devoluto in beneficenza alla Olga Onlus, l'associazione che si occupa dei bambini ucraini nati nei dintorni della centrale atomica di Chernobyl.
IL PERCORSO
I partecipanti hanno apprezzato il percorso ricco di storia passando accanto a Villa Badoer, dov'era stato fissato il ristoro, Villa Avezzù e la Casa Museo di Giacomo Matteotti, costeggiando quindi l'Adigetto per ritornare in piazza Aldolfo Rossi. Ristoro finale e controllo del percorso a cura della Pro Loco in collaborazione con l'Avis e la Protezione civile.
Presenti i due sindaci di Villanova del Ghebbo e Lendinara Gilberto Desiati e Luigi Viaro, anche per riaffermare il legame stretto fra i due comuni che i due primi cittadini stanno onorando con diverse iniziative di collaborazione.
È stata ricordata la figura di Adolfo Rossi, giornalista scomodo e diplomatico italiano in Argentina al seguito degli emigranti polesani. Un uomo che lo Stato italiano ha onorato riportando in patria con tutti gli onori la sua salma dopo la morte avvenuta a Buenos Aires. Alla camminata erano presenti molte società, in prima fila le polesane Salcus, Avis Taglio di Po, Gp Ca' Zen di Lusia, i podisti di Badia Polesine e di Baruchella. Immancabili le veronesi guidate da Le Rane di Vangadizza e dal Gp I Casoni di Legnago. Si ripeterà il prossimo anno, sempre nel nome di Adolfo Rossi, simbolo di unione per i tre paesi attraversati dalla marcia.
Enzo Fuso
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Il Gazzettino