«Villa Emo salva se si vende intera»

«Villa Emo salva se si vende intera»
LA CAMPAGNAVEDELAGO «Non siamo contrari alla vendita di villa Emo a un privato, ma se deve essere fatta che venga mantenuto l'unicum dell'intero compendio fatto da villa e...

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LA CAMPAGNA
VEDELAGO «Non siamo contrari alla vendita di villa Emo a un privato, ma se deve essere fatta che venga mantenuto l'unicum dell'intero compendio fatto da villa e complesso produttivo». Queste il nocciolo del pensiero di Italia Nostra sezione di Treviso che, insieme al Centro guide turistiche del Veneto, nel pomeriggio di ieri ha unito cultura e sensibilizzazione. Il compendio di villa Emo sito a Fanzolo di Vedelago è stato, dalle 15 di ieri, visitato da circa 250 turisti provenienti da diverse parti della Provincia che hanno potuto ammirare non solo l'opera del Palladio ma anche quello che vi è attorno come la casa dominicale, quella del fattore, la barchessa, il borgo, i campi e il vialone. Un tour a 360 gradi che, oltre alla valenza prettamente culturale, era volta anche a sensibilizzare i partecipanti sulla questione legata alla vendita della villa.

LA POLEMICA
Da diversi mesi ormai, si è fatto avanti un compratore che ha deciso di acquistare la villa per una somma pari a 15 milioni. «La proposta economica avanzata è pari al valore di 500 metri della Superstrada Pedemonatana Veneta -afferma Romeo Scarpa, ex presidente e attuale componente del direttivo di Italia Nostra- Con questa cifra è stato commisurato il valore del genio del Palladio». Sul banchetto che Italia Nostra ha allestito accanto al cancello dell'ingresso della villa, c'è anche la delibera regionale dell'11 luglio del 2006 all'interno della quale si legge: Considerati il ruolo storico e l'eccezionale valore architettonico delle ville venete progettate da Andrea Palladio che, integrate nel tessuto territoriale ne determinano il carattere d'insieme appare chiaro come la conservazione di un simile patrimonio mediante forme di uso compatibili con il carattere dei beni e insieme la tutela del contesto paesaggistico entro cui essi sono situati, costituiscono condizione essenziale per l'assetto non meno che per il rispetto della memoria storica del Veneto.
VISIONE D'INSIEME
Ed è proprio sulla valenza dell'importanza dell'insieme, che insistono i membri di Italia Nostra. «Nel 2006 è stato posto questo vincolo paesaggistico -spiega Paola Crucianelli, vicepresidente di Italia Nostra- Noi vogliamo che il Credito trevigiano (attuale proprietario del compendio) venda in blocco. Il vincolo c'è e bisogna che venga rispettato anche nell'atto della vendita». Intransigente su questo punto anche Scarpa che evidenza anche come ci sarebbero anche delle ricadute a livello turistico.
BRAND UNICO

«Secondo noi villa Emo è un simbolo del Veneto -spiega- ci troviamo in un periodo storico in cui il brand ha una valenza importantissima. Qui, quel brand l'ha fatto per noi il Palladio, non è replicabile in nessun'altra parte del mondo. Non siamo contrari al fatto che la compri un privato ma deve essergli ceduto anche tutto il contorno, non solo la villa». Dubbi però, si fanno strada anche sul contorno. Mancano infatti dei collegamenti diretti con villa Emo che possano permettere ai turisti di raggiungerla comodamente. «Noi portiamo a visitare la villa soprattutto gruppi di turisti che arrivano con autobus privati -spiega Lucia Maria Benedetti, titolare del Centro guide turistiche venete - Per i singoli che vogliono visitare la villa è davvero complicato raggiungerla, mancano i servizi anche per permettere loro di trascorrervi un'intera giornata, non ci sono ristoranti o alberghi nelle vicinanze». «Vanno realizzati progetti per la valorizzazione delle ville venete in generale. Questo non è infatti solo un problema di villa Emo ma di tutte e 700 le ville che ci sono nella regione».
Lucia Russo
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Il Gazzettino