Villa Binotto: «Confidiamo in un accordo tra le parti»

Villa Binotto: «Confidiamo in un accordo tra le parti»
FELTREAnche i vertici del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi auspicano un accordo fra le autorità forestali e il Cai. A parlare in merito è Franco Zaetta, vicepresidente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FELTRE
Anche i vertici del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi auspicano un accordo fra le autorità forestali e il Cai. A parlare in merito è Franco Zaetta, vicepresidente dell'Ente Parco e attuale carica più alta in attesa della nomina del nuovo presidente: «Noi abbiamo avuto con il Cai un incontro proprio in merito al ripristino dei sentieri all'interno dei confini del Parco però i nostri sentieri non sono di nostra proprietà perché il sedime su cui si snodano è demaniale e quindi valgono le regole che l'ente forestale di competenza vuole applicare. Per quanto ci riguarda non abbiamo niente in contrario alla riapertura rapida, anzi siamo favorevoli all'azione intrapresa dal Cai nel riaprire i sentieri dove è possibile. Se i carabinieri forestali hanno deciso per uno stop non dipende certo da noi». Zaetta prosegue: «Differente il discorso per i sentieri che insistono sulle nostre proprietà, ne abbiamo veramente poche e una è in Val di Canzoi, per le quali abbiamo dato al Club alpino il nulla osta alla riapertura. Con il Cai abbiamo raggiunto un accordo per quanto riguarda la nostra posizione sull'apertura e sulla manutenzione, starà poi allo stesso Club raggiungere un accordo con l'ente forestale, cosa che auspichiamo avvenga il più presto possibile». E conclude: «Come Parco siamo per l'apertura dei sentieri, dove si può, però non possiamo autorizzare noi le operazioni che si svolgono su un terreno che è demaniale. In questo caso devono intervenire le autorità competenti. È opportuno fare quanto prima chiarezza perché anche per noi è importante capire come si svilupperanno le cose. È necessario garantire quanto prima la transitabilità delle vie che attraversano le montagne: quelle nostre e quelle del Cai, tutte sono un bene del territorio».

Daniele Mammani
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino