Video di CasaPound al Sacrario di Redipuglia

Video di CasaPound al Sacrario di Redipuglia
FRA I CADUTIUDINE Non c'è pace per il Sacrario di Redipuglia e per le spoglie dei suoi oltre 100mila Caduti della Prima Guerra mondiale. A sceglierlo come «set» per il «video...

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FRA I CADUTI
UDINE Non c'è pace per il Sacrario di Redipuglia e per le spoglie dei suoi oltre 100mila Caduti della Prima Guerra mondiale. A sceglierlo come «set» per il «video ufficiale per elezioni politiche del 4 marzo» è ora CasaPound, che con il suo leader Simone Di Stefano ha girato un video, di poco più di un minuto e postato sulla pagina Facebook della formazione che si presenterà alle elezioni politiche, in cui il Sacrario compare illuminato dalle luci dell'alba, mentre il leader del partito di ultradestra cammina tra i gradoni e le tombe.

Una vicenda che ha fatto immediatamente reagire il vicepresidente della Regione e candidato alla presidenza Sergio Bolzonello (Pd), per il quale «è inaccettabile l'utilizzo del Sacrario per la campagna elettorale». Quando Di Stefano avanza tra i gradoni, una voce racconta che «l'Italia è una grande nazione costruita in tremila anni di storia e civiltà» e che «nei momenti difficili noi italiani abbiamo saputo unirci e combattere per difendere i nostri confini e quanto fatto dalle generazioni precedenti. Dobbiamo tornare sostiene CasaPoud nel video una nazione libera e forte». Quando di Stefano arriva in cima al Sacrario, la voce fuori campo conclude: «Oggi l'Italia è in pericolo, tocca a te difenderla. Questa volta vota più forte che puoi».
RAPPER
Bolzonello non entra nel merito delle autorizzazioni, «ma in quello dell'opportunità, perché il Sacrario rappresenta un luogo importante di riflessione e memoria, un monumento ai Caduti di una guerra terribile e proprio per questo mai mi sarei permesso di utilizzare un cimitero di guerra per la propaganda elettorale», sottolinea. Ricorda che «una delle conquiste più grandi di questa epoca è stata la pace e penso che prosegue il vicepresidente della Regione da quei Caduti venga alle nuove generazioni il monito di vivere in un mondo senza guerre».
A novembre aveva suscitato un'ondata di indignazione il video di un rapper udinese di origine ghanese che si era fatto riprendere mentre cantava un suo brano sui gradoni del Sacrario. Il rapper si è poi scusato con un post sulla sua pagina Facebook, sostenendo di essere stato «strumentalizzato». Riferendosi alle parole dello spot di CasaPound, Bolzonello ribatte che «è vero che gli italiani sanno sempre unirsi nelle difficoltà, ma il caso estremo di una guerra non è quello da portare ad esempio. Preferisco ricordare ha concluso come abbiamo saputo stare uniti dopo il terremoto del 1976».
Numerose le altre prese di posizione di condanna, mentre le autorità militari hanno avviato accertamenti.

Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino