VICENZA - San Vito di Leguzzano darà l'ultimo saluto domani a Ketty Marzari,

VICENZA - San Vito di Leguzzano darà l'ultimo saluto domani a Ketty Marzari,
VICENZA - San Vito di Leguzzano darà l'ultimo saluto domani a Ketty Marzari, scomparsa a 46 anni nella sua casa di Torrebelvicino, dopo 25 anni trascorsi in coma. La donna era in...

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VICENZA - San Vito di Leguzzano darà l'ultimo saluto domani a Ketty Marzari, scomparsa a 46 anni nella sua casa di Torrebelvicino, dopo 25 anni trascorsi in coma. La donna era in stato vegetativo dal 1991 dopo un incidente che ha dolorosamente segnato non solo la sua vita, ma anche quella dei familiari, in particolare di mamma Libera che l'ha curata con infinito amore per oltre cinque lustri.

La vita per la bella Ketty si è di fatto fermata alle 14.30 del 6 marzo di 25 anni fa. La giovane era appena partita da casa alla guida di una Ritmo quando, nell'attraversare via Martiri della Libertà per immettersi in via Kennedy, si era scontrata con una Mitsubishi Pajero condotta da un quarantaquattrenne. Quest'ultimo, rimasto praticamente illeso, era stato uno dei primi soccorritori della giovane. Ketty era stata ricoverata all'ospedale San Bortolo di Vicenza in rianimazione e i medici, dopo aver accertato un trauma cranico commotivo, si erano riservati la prognosi.
In paese, intanto, accanto alla preoccupazione per la sorte della giovane Ketty, era montata la protesta per l'incrocio teatro dell'incidente. Quello tra la via Kennedy e l'attuale Provinciale 46 era infatti uno degli incroci ritenuti più pericolosi dalla popolazione del posto, tanto che dopo l'incidente in cui fu coinvolta la giovane Marzari ci fu una mobilitazione popolare, con minacce addirittura di bloccare la circolazione se non fosse stata trovata una soluzione dal punto di vista viabilistico e soprattutto della sicurezza. Oltre duemila firme vennero raccolte per denunciare la pericolosità di quello che era stato ribattezzato "l'incrocio della morte". E perfino la signora Libera, la mamma di Ketty, lanciò un appello, presentandosi in una seduta del consiglio comunale per chiedere che quello in cui era rimasta coinvolta la figlia fosse l'ultimo incidente. Una mobilitazione che non rimase inascoltata: prima venne installato un semaforo, poi venne realizzata una rotatoria.
Ma per Ketty, purtroppo, furono tutti interventi tardivi. Lo scontro in auto costò alla ragazza lo stato vegetativo dal quale non si è più destata, trascorrendo gli ultimi anni in casa. Nel tempo la famiglia si era trasferita a Torrebelvicino e, anche dopo la scomparsa del padre, Ketty, pur in coma, ha sempre vissuto con la famiglia, la sorella, il fratello e soprattutto mamma Libera che ha passato ogni istante accanto a lei.

La storia di questa bella ragazza che dopo l'incidente era rimasta in coma aveva impressionato non solo la comunità di San Vito di Leguzzano e di Torrebelvicino. I Pooh, in un loro concerto, vollero rivolgere un pensiero alla giovane pochi giorni dopo l'incidente, intonando la celebre canzone "Piccola Katy" e dedicandola "a un'amica che sta lottando per la vita". Vai, vai Katty: per 25 anni il suo cuore, pur in un corpo inerme, ha continuato a battere. Fino all'altro giorno. Domani, nella chiesa parrocchiale di San Vito di Leguzzano, l'ultimo saluto.
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Il Gazzettino