Viale Trieste, il sindaco dice basta. Dopo le punzecchiature polemiche arrivate dalla sua stessa maggioranza, con lo sprone arrivato da Obiettivo Rovigo, ieri mattina il primo...
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«Dispongo - scrive il sindaco Massimo Bergamin - che la modifica della viabilità di viale Trieste e le azioni correlate vengano eseguite entro il 30 giugno». A questo punto, pochi dubbi interpretativi. In allegato alla lettera anche la delibera, datata 26 gennaio 2016, della quale si chiede l'applicazione. Risale ad allora la scelta della giunta di ripristinare la viabilità originaria di viale Trieste, riportandola a prima della modifica sperimentale introdotta con la delibera del maggio 2015 firmata dal commissario straordinario Claudio Ventrice. Già in campagna elettorale Bergamin aveva bollato come da cambiare la modifica e non appena eletto si era subito attivato perché «l'attuale soluzione non è l'ideale perché fa convergere tutti i veicoli su via Mazzini e in quel punto si forma un tappo». Sarà un caso, fra l'altro, ma sia la tabaccheria che l'edicola che sorgono su quell'incrocio hanno chiuso. La Cna, da subito, aveva evidenziato i propri dubbi. Insieme all'inversione del senso di marcia dell'ultimo tratto del viale, è stata in quell'occasione varata anche quella di via Domenico Piva. Nell'ordinanza del dicembre 2016 si dà mandato al comando della Polizia locale di provvedere al ripristino del precedente senso unico di marcia in viale Trieste e di via Piva, e a reintrodurre il doppio senso in via Magro, ma anche all'inversione del senso di marcia di via Gattinara nel tratto tra viale Verona e via Mario e di quello della stessa via Mario, di via Miani nel tratto tra largo Libertà e via Mario, e di via Beata Maria Chiara nel tratto tra le via Valier e Sirmione.
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Il Gazzettino