VIABILITÀ ROVIGO Un incrocio pericoloso e una strettoia ancor più pericolosa

VIABILITÀ ROVIGO Un incrocio pericoloso e una strettoia ancor più pericolosa
VIABILITÀROVIGO Un incrocio pericoloso e una strettoia ancor più pericolosa sulla principale arteria di collegamento fra Padova e Rovigo. Ma chi sperava che come ventilato nei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VIABILITÀ
ROVIGO Un incrocio pericoloso e una strettoia ancor più pericolosa sulla principale arteria di collegamento fra Padova e Rovigo. Ma chi sperava che come ventilato nei mesi scorsi perché volontà condivisa di Regione, Comuni di Rovigo e Boara Pisani e Anas stessa, il ponte sull'Adige di Boara della Statale 16 potesse essere sostituito con un nuovo ponte più largo e adatto al traffico che sostiene oggi, giusto un po' più sostenuto, e con mezzi leggermente differenti rispetto al 1948 quando fu ricostruito dopo il bombardamento, è rimasto deluso. Perché il primo marzo la Commissione regionale del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo ha ribadito che il ponte è è resta un bene culturale sottoposto a vincolo. La manutenzione si farà, ma il ponte resterà nella sua forma attuale. Resterebbe una residuale possibilità di affiancare, separato, un secondo ponte, per separare i flussi in entrata e in uscita.

L'APPELLO
Matteo Silvestri, del direttivo di Fratelli d'Italia Rovigo, e Bartolomeo Amidei, già in Senato e attuale presidente di Fratelli d'Italia, chiedono «che le Province di Padova e Rovigo e tutti gli enti interessati, pongano l'attenzione prioritaria che occorre. È nostra intenzione mobilitarci nelle opportune sedi, sia a livello regionale e se necessario anche a livello nazionale, per trovare una soluzione definitiva che si sta protraendo da troppo tempo. Riteniamo sia sempre più pressante e soprattutto necessario intervenire urgentemente sull'intera struttura portante: è chiaro a tutti che il carico di lavoro che veniva richiesto al ponte quando è stato progettato e costruito non è quello che oggi è costretto a sopportare, con lunghe colonne di auto e camion che spesso sostano anche minuti sulla struttura. Non vorremmo trovarci a parlare di fatali conseguenze derivanti dall'incuria o dall'assurda burocrazia che ha visto proprio due mesi fa abbandonare il progetto a causa del vincolo posto dalla Soprintendenza che lo ha classificato ponte a rilevanza storica».

F. Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino