VIABILITA' BELLUNO Dalla teoria alla pratica. Dalle parole alla prova su strada.

VIABILITA' BELLUNO Dalla teoria alla pratica. Dalle parole alla prova su strada.
VIABILITA'BELLUNO Dalla teoria alla pratica. Dalle parole alla prova su strada. Ecco che ieri il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ha ingranato le marce, in un viaggio...

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VIABILITA'
BELLUNO Dalla teoria alla pratica. Dalle parole alla prova su strada. Ecco che ieri il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ha ingranato le marce, in un viaggio sulla statale 51 di Alemagna. Scopo: vedere con i suoi occhi e testare la Smart Road, controllando lo stato di avanzamento dei lavori. Padrin, da questo mini viaggio, ha ricavato alcune considerazioni. Luci ed ombre nel suo commento: «Si tratta di un tassello per la modernizzazione della strada, una componente di un processo di adeguamento della Alemagna sono parole del primo inquilino di Palazzo Piloni - una modernizzazione che, come ha ben illustrato il convegno di martedì organizzato da Confindustria Belluno Dolomiti per presentare il progetto Living Lab, è fondamentale per il nostro territorio, soprattutto per la montagna. E la Smart Road va proprio in questa direzione». Promossa, quindi, anche l'iniziativa di Confindustria, Ma c'è un ma.

LE TEMPISTICHE
Il presidente della Provincia di Belluno conosce, infatti, tutte le pieghe e le piaghe che riguardano la viabilità in direzione Cadore, tanto che aggiunge: «Siamo consapevoli che la Smart Road non basta: per le nostre vallate servono collegamenti fisici all'altezza, non solo digitali». Tanto da non tacere ai dirigenti di Anas alcune sue preoccupazioni: «È per questo che ho voluto chiedere ad Anas a che punto sono i lavori sulla strada». Non era solo, difatti, in questo primo viaggio-test sulla Alemagna: con lui, nel percorso da Caralte a Termine di Cadore, era affiancato dai tecnici e dai rappresentanti di Anas». Sono loro ad aver chiaro, nei dettaglio, lo stato dell'arte di quella che, con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, avrà il ruolo di arteria stradale. Dalla ricognizione con i tecnici Anas è emerso che i cantieri stanno procedendo. Con la buona notizia: «Entro giugno aprirà il primo dei tre viadotti alla Gardona, con tanto di rettifica del tracciato - spiega Roberto Padrin, che precisa - le prove di carico sono già state fatte. L'obiettivo è limitare i disagi nei prossimi mesi, consapevoli che i lavori qualche rallentamento lo provocheranno certamente. Però sono lavori indispensabili per avere una viabilità più sicura e adeguata alle esigenze del traffico». Di certo non possiamo pensare di veder ripetere le immagini delle code registrate nell'estate 2020. Disagi che avevano coinvolto sia per i residenti che i turisti. Va sottolineato, infine, che l'infrastruttura digitale installata sulla 51, come affermato da Anas, rappresenta un fiore all'occhiello per il territorio bellunese, permettendo una guida avanzata ed assistita: si tratta di quasi ottanta chilometri di strada intelligente, la prima in Europa. Un progetto da 27 milioni di euro che ha visto il posizionamento di antenne tra l'uscita dell'autostrada a Pian di Vedoia e la sella di Cimabanche. Con l'obiettivo preciso di diminuire l'incidentalità e fornire in tempo reale informazioni sul traffico, sul meteo, sull'eventuale presenza di animali selvatici in carreggiata. Tutte opportunità per un viaggiare confortevole.

Daniela De Donà
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino