Via Scardeone: «Tre mesi per una condotta, basta»

Via Scardeone: «Tre mesi per una condotta, basta»
LA PROTESTAPADOVA Residenti di via Scardeone agli arresti domiciliari, a causa del protrarsi dei lavori di posa delle condotte idrauliche, che comportano da settimane la chiusura...

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LA PROTESTA
PADOVA Residenti di via Scardeone agli arresti domiciliari, a causa del protrarsi dei lavori di posa delle condotte idrauliche, che comportano da settimane la chiusura del traffico lungo la strada. A sollevare il problema è il consigliere comunale Roberto Moneta, della Lista Bitonci.

«I lavori per la posa delle condotte necessarie al riassetto idraulico del bacino a nord di via Forcellini vanno avanti da lunedì 13 agosto ricorda - In particolare, via Scardeone è chiusa al traffico da lunedì 20 agosto, per consentire la posa di una condotta circolare di un metro e mezzo di diametro. L'assessore alle Manutenzioni, Andrea Micalizzi, in prima battuta aveva affermato che i lavori sarebbero terminati entro il 15 settembre, ma poi la data di fine cantiere è slittata all'ultima settimana di settembre. Infine, oggi, quasi a metà ottobre, i residenti si trovano ancora costretti agli arresti domiciliari, in quanto la strada non è percorribile e i passi carrabili rimangono inagibili».
Il consigliere sottolinea che abitanti e commercianti della via sono ormai esausti per il protrarsi del disagio. «Dopo due mesi di lavori in corso davanti alla propria casa e alla propria attività lavorativa, per uno scavo lungo solamente 150 metri, i frontisti e tutti i negozianti di via Scardeone hanno davvero molta urgenza che questa arteria torni percorribile prosegue - Sia il panificio che il bar-caffetteria lamentano un grave danno economico, dovuto alla mancanza di passaggio di auto in entrambi i sensi di marcia, e alla conseguente riduzione di clientela. Oltrettutto, i cittadini mi informano che quasi tutti i giorni, più volte al giorno, il cantiere toglie l'approvvigionamento di acqua alle abitazioni, immettendo, a causa degli sbalzi di pressione nelle tubature, residui ferrosi arrugginiti, i quali creano danni agli elettrodomestici che utilizzano l'acqua in automatico».
Di qui, l'appello al Comune a sollecitare la pronta conclusione dell'infrastruttura. «Gli scavi in questa via cittadina proseguono lentissimi continua Moneta - Durante il giorno si vedono solo due o tre operai al lavoro, e durante il fine settimana addirittura nessuno. Forse alla ditta esecutrice non è stata messa abbastanza fretta da parte dell'Amministrazione».

Non solo. «Mi domando aggiunge- perchè questo impattante intervento non sia stato pianificato a luglio o a inizio agosto, in un periodo in cui le scuole erano chiuse. L'assessore Micalizzi provveda a ricordare alla ditta appaltatrice le proprie responsabilità, e prenda in mano la situazione».
Isabella Scalabrin
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Il Gazzettino