INCIDENTEPORDENONE È ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dov'è stato elitrasportato nel tardo pomeriggio di ieri, il giovane che...
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PORDENONE È ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dov'è stato elitrasportato nel tardo pomeriggio di ieri, il giovane che è stato investito da una macchina in via San Valentino. Erano le 16.05 quando, per cause al vaglio della polizia locale di Pordenone-Cordenons, è stato centrato in pieno da una Opel Antara, alla guida della quale c'era una donna di 58 anni, N.V., di Pordenone. Il giovane, che con sé non aveva i documenti di identità, era in sella alla propria mountain bike e stava percorrendo la pista ciclabile di via San Valentino diretto verso Torre.
L'incidente si è verificato all'altezza dell'ingresso del parco cittadino, con il ciclista che, dopo essere stato centrato dal suv, è stato sbalzato ad alcuni metri di distanza. Pare che nell'attraversare la strada non si sia accorto della macchina, che stava procedendo nello stesso senso di marcia. L'investimento è stato inevitabile, nonostante la conducente della Opel Antara, che se l'è trovato improvvisamente di fronte, abbia tentato di frenare. L'impatto è stato violento. Il ciclista, che potrebbe essere ghanese e avere tra i 20 e i 30 anni, è rovinato a terra sbattendo la testa. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi. Sul posto è giunta un'ambulanza del 118: il personale sanitario ha tentato di rianimarlo a lungo, ma il giovane, complici le profonde ferite riportate, non ha ripreso conoscenza. Una volta raggiunto l'ospedale, ad attendere il ferito c'era l'équipe dell'elicottero del 118, che nel frattempo era stata allertata. Stabilizzato, è stato trasportato all'ospedale di Udine: le sue condizioni sono gravi, ha un trauma cranico importante e i medici si sono riservati la prognosi. Per consentire i rilievi dell'incidente, via San Valentino è stata interdetta alla circolazione degli autobus. La viabilità è stata riaperta alle 17.45.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino