SPINEADue anni per dare una nuova veste all'ingresso est della città, quattro per una vera rivoluzione della zona. Iniziano a delinearsi i piani della nuova amministrazione per...
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Due anni per dare una nuova veste all'ingresso est della città, quattro per una vera rivoluzione della zona. Iniziano a delinearsi i piani della nuova amministrazione per la zona che va da piazza Fermi al confine con Venezia, con il nodo di piazza Marconi. Dopo infinite discussioni, studi commissionati a esperti e raccolte di firme su proposte opposte, la giunta guidata da Martina Vesnaver sembra avere un nuovo indirizzo di compromesso per via Matteotti e il caso del doppio senso che divide la città. Se lo studio commissionato dalla precedente giunta suggeriva di mantenere l'attuale senso unico, il sindaco ha una visione diversa che rientra nel contesto del ridisegno urbanistico della zona e che si collega all'eliminazione del semaforo, la realizzazione di una rotonda e di una nuova piazza. «In questo contesto - spiega Vesnaver - via Matteotti a doppio senso può essere un'opportunità, ma solo fino a dove è possibile. C'è effettivamente un problema di larghezza della strada su un tratto ma la prima parte, dall'incrocio con via Matteotti, può essere riaperta al doppio senso per garantire un dialogo tra il primo tratto, dove si trovano tutti i negozi, e il centro».
La modifica è in fase di studio perché richiede di prevedere un circuito ad anello e anche nuovi parcheggi per le attività commerciali. Una novità che si collega con il ridisegno della zona. «Abbiamo incontrato Actv e fatto delle simulazioni per lo spostamento del capolinea in stazione e per nuovi raccordi con le frazioni tramite il GiroSpinea - aggiunge il sindaco -. Abbiamo chiesto anche di stimare l'aumento dei costi per l'allungamento e la ricalibratura dei tratti». Tolto il capolinea, il progetto allo studio prevede di spostare il parcheggio alla fine della piazza (dove si fermano i bus) e di liberare lo spazio che si affaccerà sulla rotatoria, che sarà ovale per i vincoli dei bus a treno che stanno sperimentando i percorsi. «Si libera così la parte centrale di piazza Marconi su cui stiamo ragionando per un progetto che, con le dovute proporzioni, richiami le piazze spagnole in cui gli incroci stradali vengono organizzati e rigenerati come spazi urbani». La rotonda/incrocio diventerà il punto di accesso e di smistamento: chi vuole solo attraversare la città sarà spinto a utilizzare le bretelle esterne, chi entra in città sarà invece invitato, tramite una particolare pavimentazione, a rallentare e vivere il centro urbano in convivenza con le biciclette.
Melody Fusaro
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Il Gazzettino