Via libera in Consiglio al progetto dei condomini sociali dell'Anffas

Via libera in Consiglio al progetto dei condomini sociali dell'Anffas
IL PROGETTO PORDENONE Consiglio quasi unanime sul sostegno al progetto...

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IL PROGETTO

PORDENONE Consiglio quasi unanime sul sostegno al progetto dei condomini sociali dell'Anffas, mentre la ripresa dopo le vacanze estive vede maggioranza e opposizione contrapporsi sulla vicenda della scuola Lozer, sui cartelli di CasaPound e sulle nomine nei Cda delle partecipate. L'unica delibera approvata ieri sera è stata quella del progetto dell'Anffas e alla relativa variante urbanistica. L'iniziativa, che dà di fatto applicazione alla legge sul dopo di noi favorendo la conquista di gradi diversi di autonomia per disabili, ha ottenuto il voto quasi unanime, con la sola astensione di Piero Colussi (Cittadini). «Abbiamo pensato a due palazzi - ha spiegato il direttore del centro Giulio Locatelli Anffas Marco De Palma -, perché uno, La rosa blu, vuole essere un condominio residenziale, a bassa intensità di sostegno, e quindi anche a basso costo economico, mentre il secondo risponderà all'esigenza di un luogo che sia una palestra di preparazione in vista di un passaggio verso l'autonomia. Dei tre appartamenti, oltre a un quarto per i volontari, due verranno utilizzati per propri percorsi di abilitazione. Il terzo appartamento sarà altamente domotico: una persona potrà viverci per alcuni mesi per capire quali sono gli strumenti che gli servono e imparare a usarli, per poi attivarli nella sua abitazione». Colussi ha evidenziato «il rischio che l'esperienza assuma un aspetto di concentrazione. É positiva, ma questi due condomini non si potevano realizzare da qualche altra parte, in contesti meno concentrati?». Ma se il progetto Anffas ha unito il Consiglio, a dividerlo sono stati i cartelli di CasaPound, la scuola Lozer e le nomine nelle partecipate. Al centrosinistra che chiedeva quali provvedimenti siano stati adottati contro i cartelli rivendicati da CasaPound nei parchi, l'assessore Emanuele Loperfido ha risposto, davanti ad alcuni attivisti presenti in sala, «che il fatto che ci sia un simbolo sui manifesti non identifica automaticamente l'autore, e anche per questo sulla questione sta indagando la Questura». E a Fausto Tomasello e Lorenzo Marcon (Pd) che sostengono «che questo immobilismo ha una rilevanza politica» e ipotizzano un'omissione d'atti d'ufficio, ha assicurato che si prenderanno provvedimenti. Scontro politico, poi, sul caso Lozer, pur in assenza del consigliere delegato Alessandro Basso. Comunicate infine le nomine nei Cda, con Anna Tomasini al posto di Mario Della Toffola all'Interporto e la conferma di Giovanni Lessio presidente e Teresa Tassan Viol consigliere al Teatro Verdi.

Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino