Via da Udine 500 profughi

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TRIESTE - «Nessun migrante sbarcato in Italia nell'ultimo periodo, ossia oltre 11mila persone, sarà assegnato al territorio del Friuli Venezia Giulia. Anzi, il Ministero dell'Interno sta provvedendo a trasferire circa 500 migranti da Udine in una serie di destinazioni diverse dal Friuli Venezia Giulia». Le operazioni sono cominciare ieri di prima mattina con il trasferimento a cura della Polizia di 100 fra afghani e pakistani in Lombardia, in particolare a Milano e Varese.

Bordate lombarde. La decisione ha irritato la Regione Lombardia a trazione leghista, che accusa il Governo di aver favorito la politicamente amica Debora Serracchiani. Ma sul punto il Fvg replica con l'assessore Gianni Torrenti: «In proporzione il nostro carico di presenze risulta più gravoso».
Ma il "maxi-trasloco" appena cominciato non risolve il problema dei numerosi "bivaccanti" nelle strade di Udine: la Polizia chiarisce però che si tratta di persone alle quali è stato rifiutato l'asilo politico o soggetti sotrattisi all'assistenza diffusa.
Dalle Alpi al Mediterraneo. Ad annunciare al Gazzettino il trasferimento da Udine a ondate successive è l'assessore regionale all'Immigrazione, Gianni Torrenti, spiegando che «in tal modo la città sarà decongestionata», visto che attualmente contava oltre mille presenze e che le criticità per chi non ha alloggio provocano anche problemi con i cittadini. I tempi per completare l'operazione, tuttavia, non sono del tutto certi: «Dipende dalla massa di migranti in arrivo dal Mediterraneo - chiarisce l'assessore - perché è chiaro che le prime emergenze vadano affrontate con carattere di priorità.
La "sagra" di Thörl-Maglern. Intanto a Thörl-Maglern, a pochi metri dal confine di Coccau, campeggiano i tendoni apprestati per l'emergenza inesistente dei flussi di migranti dal Friuli alla Carinzia, visto che continua per converso il solo passaggio di decine di stranieri con direzione contraria: diversi abitanti della Valcanale e delle contigue vallate austriache, incuriositi dall'inutile zelo delle autorità di Vienna, ci scherzano sopra osservando che questi tendoni assomiglino a quelli predisposti per le tante e gioiose sagre di questa stagione nelle vallate delle Alpi Giulie. Certo, mancano le spine di birra, i bratwurst e la Volksmusik, però ci si può sempre attrezzare. E se la stessa situazione al Brennero, per riconoscimento governativo austriaco, non è un'emergenza come a Vienna si temeva, diventa evidente che i tendoni di Thörl-Maglern disegnino in definitiva l'immagine dinamica di un volo di stracci.

Accoglienza friulana. Tornando alla serietà del fronte dell'accoglienza in Fvg, Gianni Torrenti spiega che «non riteniamo necessario ampliare ulteriormente il numero dei Comuni che hanno messo in campo progetti operativi». Attualmente se ne contano 80 per circa 3mila posti sugli oltre 4mila stranieri ospitati sul territorio regionale. «Proprio per via della vistosa eccedenza di persone presenti rispetto a quelle che ci spetterebbero per quota nazionale - dettaglia - il Governo si è impegnato a procedere a nuovi, massicci trasferimenti». In ogni caso «alla scadenza degli attuali progetti di accoglienza valuteremo se alcune realtà debbano essere "avvicendate" da altre, nel caso emergano criticità locali», puntualizza l'assessore del Fvg. Tuttavia «oggi come oggi non ci viene segnalato alcun problema apprezzabile».
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Il Gazzettino